Autore Redazione
venerdì
10 Novembre 2017
05:00
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Politica - Acqui Terme - Alessandria

La Lega risponde all’attacco su Molina “con lo strano caso di Acqui”

"Va in scena la demagogia di chi usa due pesi e due misure" ha scritto in comunicato la Lega Nord dopo l'attacco del Movimento 5 Stelle sullo stipendio del capo di Gabinetto "leghista" del Comune di Alessandria
La Lega risponde all’attacco su Molina “con lo strano caso di Acqui”

ALESSANDRIA – Non ha tardato ad arrivare la replica della Lega Nord di Alessandria alla stiletta del Movimento Stelle sulla nomina, e soprattutto sullo stipendio, del segretario cittadino del Carroccio Roberto Molina come Capo di Gabinetto di Palazzo Rosso.

Quantomeno esterrefatti e sbigottiti” dall’accusa di presunte “irregolarità” nelle procedure di selezione, i leghisti hanno rivendicato lamassima trasparenza e il rispetto della normativa e sono poi partiti al contrattacco del Movimento 5 Stelle e di quello che hanno definito “il punto fermo dell’etica pentastellata dei due pesi e delle due misure”.

Dopo il rimando “al valzer dei Capi di Gabinetto” del sindaco di Roma, la Lega Nord non ha risparmiato l’affondo sul primo cittadino di Torino anche per i tragici eventi di Piazza San Carlo ma, soprattutto, si è concentrata “sullo strano caso di Acqui Terme“. Per il Carroccio, infatti, “non serve andare lontano” per dimostrare “l’abitudine” del Movimento 5 Stelle a “concentrarsi sulle (presunte) pagliuzze negli occhi altrui da non riuscire a vedere le travi nei propri“.

La Lega ha infatti puntato il mirino sui “supporti” del sindaco pentastellato Lorenzo Lucchini.Sono stati nominati ben due candidati, uno dei quali ex consigliere comunale della città e capofila del Movimento. Un dispiegamento di forze notevole, insomma, per una cittadina che conta un numero di abitanti corposo ma non tale da giustificare simili risorse – e, ça va sans dire, simili costi, che pare superino i sessantamila euro annui. Desta qualche perplessità, del resto, il fatto che una città come Alessandria, con 93mila abitanti, conti sul lavoro di un solo Capo di Gabinetto mentre il Comune di Acqui Terme – che di abitanti ne conta circa ventimila – abbia addirittura la necessità di avere due addetti alla comunicazione, con una spesa, ovviamente, maggiore. Accanto all’amarezza nel constatare, ancora una volta, che la demagogia è una caratteristica irrinunciabile per il Movimento 5 Stelle, resta il desiderio di verificare con ancora più cura, d’ora innanzi, in quali e quanti casi la pagliuzza nell’occhio degli avversari faccia dimenticare ai pentastellati la trave che è nascosta tra le loro ciglia”.

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