Autore Redazione
martedì
14 Novembre 2017
05:00
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Il grido d’allarme degli Ispettori del Lavoro

Finiti "nel limbo" della "riforma senza risorse" gli operatori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Alessandria venerdì mattina si raduneranno in presidio davanti alla Prefettura
Il grido d’allarme degli Ispettori del Lavoro

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Alessandria ha aderito alla protesta indetta a livello nazionale da tutte le sigle sindacali per denunciare le critiche condizioni in cui si trova a operare il personale ispettivo. Dopo le due giornate di sciopero di fine ottobre, i lavoratori in servizio in provincia di Alessandria venerdì mattina, dalle 10 alle 12, si raduneranno in presidio davanti alla Prefettura di Alessandria per lanciare un nuovo grido d’allarme.

A quasi un anno dalla nascita dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il personale delle ex Direzioni Territoriali si ritrova in una sorta di “limbo” ha spiegato Stefania Gallo, coordinatrice provinciale FLP-CSE di Alessandria. Gli Ispettorati Territoriali del Lavoro non dipendono più dal Ministero ma, di fatto, non sono ancora confluiti in una nuova Agenzia creata, almeno sulla carta, anche per coordinare il lavoro del Ministero, Inps e Inail così da razionalizzare i costi ed evitare la duplicazione dei controlli. Il coordinamento è rimasto “una chimera” e nessuno si è fatto carico del trasferimento delle risorse necessarie a sostenere le attività svolte dagli Ispettorati, che si occupano anche di attività di conciliazione, assistenza e tutela diretta dei lavoratori. In questo “limbo” sono stati bloccati anche i Fua, una sorta di quattordicesima erogata ai dipendenti del Ministero e, ha aggiunto Stefania Gallo, stati sono effettuati ulteriori drastici tagli alle già “risibili” risorse economiche a disposizione degli uffici. Per svolgere l’attività istituzionale di verifica e vigilanza, gli ispettori utilizzano infatti le proprie auto private a fronte di rimborsi che coprono solo una parte delle spese affrontate. Senza “la buona volontà” del personale la maggior parte delle ispezioni non potrebbe aver luogo, ha sottolineanto la coordinatrice provinciale FLP di Alessandria. Preoccupano e necessitano di un’azione ferma e tempestiva anche gli episodi di lesioni, insulti e minacce denunciate a livello nazionale dagli ispettori che oggi, ha aggiunto Stefania Gallo, non vedono riconosciuta neppure un’assicurazione contro gli atti vandalici. Per il Coordinamento territoriale FLP ITL Alessandria-Asti “la riforma senza risorse” ha quindi determinato “un arretramento dello Stato di fronte alla piaga del lavoro irregolare, dell’evasione contributiva, del caporalato e della salute sui luoghi di lavoro. Tutto questo nell’immobilismo e nell’indifferenza più totale della politica, già da mesi interessata della problematicaA pagare per la situazione creatasi oltre agli addetti ai lavori che si trovano ad operare in strutture ormai di fatto depotenziate e demotivate, sarebbero soprattutto i lavoratori privati in questo modo della tutela dei loro diritti e gli imprenditori rispettosi della legge esposti ad una concorrenza sleale in assenza di controlli”.

Il personale dell’Ispettorato di Asti – Alessandria, ha concluso la FLP, ha quindi deciso di non garantire più l’uso del proprio mezzo di trasporto per i necessari spostamenti sui luoghi di lavoro e si asterrà dalla disponibilità ad accertamenti al di fuori dai canonici orari di ufficio riservandosi, inoltre, l’adozione di tutte le ulteriori forme di protesta che riterrà necessarie per la tutela dei propri diritti e per ripristinare il corretto funzionamento dell’attività istituzionalmente demandata di tutela del lavoro e dei diritti altrui.

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