Autore Redazione
giovedì
16 Novembre 2017
05:00
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Politica - Acqui Terme

Sul bilancio di Acqui il peso dei mutui “finiremo di pagare nel 2044”

L'assessore Mario Scovazzi ha aperto il "libro dei conti" per spiegare la situazione finanziaria dell'Ente e permettere ai cittadini di valutare l'operato dell'amministrazione "su dati certi”
Sul bilancio di Acqui il peso dei mutui “finiremo di pagare nel 2044”

ACQUI TERME – L’assessore al bilancio del Comune di Acqui Mario Scovazzi ha deciso di “aprire il libro dei conti” per spiegare ai cittadini la situazione finanziaria di Palazzo Levi. “Un’operazione di trasparenza” come l’ha definita il membro della Giunta Lucchini per illustrare agli acquesi i problemi finanziari dell’Ente e fornire “dati certi” su cui i cittadini potranno poi valutare l’operato dell’amministrazione pentastellata.

Sul bilancio del Comune di Acqui, ha spiegato l’assessore Scovazzi, pesano 205 mutui, il più vecchio acceso nel 1977. Complessivamente il debito di Palazzo Levi ammonta a 62.582.884 euro di cui 21.604.101 di interessi. “Grandi anomalie frutto dell’abuso delle rinegoziazioni” ha spiegato l’assessore al bilancio che ha quindi deciso di rinunciare” all’ultima rinegoziazione del debito proposta da Cassa Depositi e Prestiti “che avrebbe creato 372.000 euro di liquidità immediata, ma avrebbe anche aumentato il costo sui rimborsi dei mutui di 1.834.000 euro”.

Nella disamina del tabulato degli impegni finanziari, l’assessore ha poi messo in luce i due mutui accesi nel 1998 e nel 2000 per aumentare il capitale delle Terme S.p.A. per una cifra pari a 2.957.857,15 euro “ed è soprattutto preoccupante che dopo quasi 20 anni la somma da restituire sia ancora di 3.061.616,94”.  Non meno “stupore” hanno destato i tre mutui accesi tra il 2004 e il 2009 per la costruzione del Centro Congressi, per un importo di 5.130.544 euro. Dopo circa 10 anni, ha aggiunto Scovazzi, per quei mutui il Comune di Acqui deve ancora restituire 7.121.904,18 euro “per un immobile che tra l’altro, finito di pagarlo, doneremo alle Terme S.p.A. Il capitale residuo dei mutui da corrispondere è pari a 40.978.783 €, che il Comune salda con una rata annuale di 2.869.471 €.

«Non è nostra intenzione continuare a raccontare la storia della botte piena e della moglie ubriaca – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio – Il mio obiettivo è di informare la cittadinanza in maniera approfondita e corretta sulla situazione finanziaria del Comune. In questo modo il cittadino potrà valutare senza remore e con i conti alla mano il nostro operato negli anni a seguire. La situazione debitoria del Comune è complessa non solo per il numero di mutui che abbiamo, ma anche per la cieca politica delle precedenti Amministrazioni, che hanno usufruito della rinegoziazione del debito al fine di ottenere liquidità, ma causando un aumento della spesa corrente e portandola a limiti improponibili. A oggi la rinegoziazione dei debiti sta toccando non solo i nostri figli, ma anche i nostri nipoti: finiremo infatti di pagare, a patto che non si rinegozi ancora in futuro, nel lontano 2044”.

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