Autore Redazione
venerdì
17 Novembre 2017
05:55
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Politica - Tortona

Il sindaco Bardone agli edili: “Pronto a farvi parlare col premier”

Dopo il presidio dei 300 lavoratori delle concessionarie autostradali per dire no al rifiuto del Governo di modificare il Codice degli Appalti il primo cittadino di Tortona vuole favorire un faccia a faccia tra i lavoratori e Gentiloni, lunedì in visita a Volpedo.
Il sindaco Bardone agli edili: “Pronto a farvi parlare col premier”

TORTONA – Grande affluenza giovedì pomeriggio allo sciopero e al presidio dei lavoratori edili davanti al casello di Tortona, un’altra mobilitazione per ribadire la modifica del Codice degli Appalti dopo il clamoroso dietrofront del Governo che ha rifiutato l’emendamento Borioli/Esposito. Presente vicino ai manifestanti anche il primo cittadino di Tortona, Gianluca Bardone: “Questa brutta vicenda rischia di piegare tante famiglie tortonesi. È una questione che andrà risolta perché il nostro territorio avrebbe conseguenze pesanti, è una questione territoriale visto che coinvolge anche il novese, Castelnuovo e anche lavoratori di Alessandria, non c’è solo il tortonese.”

Il sindaco Bardone ha poi proposto una mossa a sorpresa per far avvicinare il Governo ai lavoratori: favorire l’incontro col premier Gentiloni, lunedì a Volpedo nell’ambito della sua visita ai piccoli Comuni. “Metto a disposizione il mio ruolo” ha detto Bardone “per poter permettere di parlare direttamente col premier.”

Già qualche giorno fa era stata lo stesso Onorevole Cristina Bargero a sollecitare l’organizzazione di una delegazione di lavoratori e di rappresentanti sindacali, in modo da riuscire a dialogare faccia a faccia col Presidente del Consiglio. “A nostro avviso il sindaco Bardone dovrebbe comunque essere presente insieme ai lavoratori davanti a Gentiloni” ha detto Massimo Cogliandro, segretario Fillea Cgil Piemonte, “così da mostrare che anche l’amministrazione è dalla nostra parte e spinge per trovare una soluzione che salvi i posti di lavoro.”

E’ incredibile che il Governo non voglia più accettare un emendamento che ricalca la normativa europea come quello Borioli/Esposito, che poi non si lamentino del fatto che la gente si allontana dalla politica” ha continuato Cogliandro “il nostro territorio potrebbe pagare un prezzo altissimo. Noi comunque non molliamo: il Piemonte resta in mobilitazione permanente.”

Oltre ai 300 di Tortona, ieri hanno manifestato in 100 a Torino e altrettanti a Mondovì. Lunedì poi i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno organizzato un altro sciopero nazionale di otto ore e una manifestazione di protesta sotto Montecitorio, a Roma. Saranno in mille da tutta Italia a gridare a gran voce la modifica del Codice degli Appalti. “Dalla provincia partiranno 4 pullman, 400 persone da tutto il Piemonte” ha aggiunto Cogliandro “i segretari nazionali hanno già inviato ai due ministri del Trasporto e dell’Istruzione una richiesta di incontro urgente.”

Anche il presidente della Provincia Gianfranco Baldi ha espresso preoccupazione per i risvolti sociali conseguenti alle nuove disposizioni introdotte nel sistema delle concessioni autostradali con il mantenimento al 20% della quota di lavori eseguibili da parte dei soggetti collegati al concessionario pur in presenza di normativa europea che consentirebbe una quota superiore. Baldi “si rammarica che gli interventi volti ad elevare detta percentuale da parte di parlamentari che giustamente proponevano percorsi più graduali e sostenibili dal sistema operativo industriale interessato, non siano stati accolti nelle sedi legislative ove si discutono i provvedimenti finanziari dello Stato. Le preoccupazioni riguardano soprattutto le ricadute occupazionali nella nostra Provincia dove hanno sede le attività di un importante gruppo industriale concessionario autostradale. L’auspicio è che nelle prossime settimane si possa recuperare la proposta di aumentare le quote di lavori eseguibili direttamente ad un livello che eviti contraccolpi negativi sull’economia ed il lavoro della nostra zona.”

Sulla vicenda è anche intervenuto il segretario della Lega Nord Piemont Riccardo Molinari: “Sono in corteo con i lavoratori perché la mia solidarietà, la solidarietà della Lega Nord, va a chi, in questo momento, si trova in difficoltà per colpa di un Governo che riesce ad essere più ostile ai lavoratori dell’Europa stessa. I gruppi parlamentari della Lega Nord faranno tutto il possibile per cambiare la norma del codice appalti e scongiurare i licenziamenti. Siamo al fianco dei lavoratori, contro un Governo che svende il lavoro”. 

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