Autore Redazione
martedì
28 Novembre 2017
05:41
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Politica - Alessandria - Tortona

I lavoratori edili a Papa Francesco: “Siamo considerati merce”

Più di 400 i manifestanti ieri al presidio davanti al casello di Genova Ovest.
I lavoratori edili a Papa Francesco: “Siamo considerati merce”

GENOVA – Le sue parole di qualche giorno fa a difesa del lavoro avevano colto nel segno. A margine della manifestazione al casello di Genova Ovest i dipendenti delle aziende edili delle autostrade hanno deciso di inviare una lettera a Papa Francesco per tenere alta l’attenzione sui circa 3 mila posti di lavoro a rischio in tutta Italia con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti.

“Il lavoro non è una merce” aveva sottolineato il Santo Padre in occasione della Conferenza internazionale organizzata dal dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale “esso sia per l’uomo e non viceversa. Ha la priorità rispetto a qualunque altro fattore di produzione, compreso il capitale. E difendere l’occupazione è un imperativo etico. Oggi più che mai c’è bisogno dei sindacalisti che per vocazione devono essere esperti in solidarietà”.

“Riteniamo molto attuali le sue parole” hanno scritto i lavoratori a Francesco nella missiva consegnata al Cappellano del Lavoro di Genova e da recapitare a monsignor Giuseppe Molinari e poi al successore di Pietro. “Senza lavoro perdiamo la possibilità di garantire alle nostre famiglie ai nostri cari una vita dignitosa. Da tempo stiamo chiedendo l’intervento delle istituzioni per porre rimedio a questa situazione ma al momento, nonostante l’impegno di alcune forze politiche senza alcun riscontro.”

Noi siamo considerati merce. Siamo solamente numeri sostituibili con altri numeri . Con costi inferiori e in vortice al ribasso senza alcuna attenzione per la persona, per la sua dignità e al conseguente progetto di vita. Grandi poteri economici ritengono di massimizzare gli utili e profitti, esasperando il guadagno immediato in funzione del dio denaro e sostituendo persone con altre persone costrette a guadagnare un centesimo in meno.”

Continueremo a difendere il nostro posto di lavoro” hanno concluso i manifestanti “Auspicando che parole di giustizia sociale siano ascoltate dalle persone di buona volontà delle istituzioni.”

A fronte di una adesione totale alle otto ore di sciopero proclamate da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, lunedì sono stati più di 400 i lavoratori edili che hanno manifestato in presidio davanti al casello di Genova Ovest, per poi occupare l’autostrada per circa quattro ore. Da Tortona sono partiti tre pullman, all’incirca 250 persone. I sindacati hanno poi incontrato il Prefetto di Genova che si è preso l’impegno di farsi portavoce delle loro istanze verso il Governo. La mobilitazione resta permanente e settimana prossima sono previste nuove iniziative di lotta.

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