Autore Redazione
giovedì
30 Novembre 2017
11:57
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Politica - Valenza

La Pro loco di Valenza chiede una mano al Comune

L'associazione al lavoro per far fronte alle incombenze economiche. Presentazione delle iniziative 2018 congelate e si dimette un componente del direttivo.
La Pro loco di Valenza chiede una mano al Comune

VALENZA – Ancora non è possibile pianificare i progetti della Pro loco di Valenza per il 2018. La riunione di mercoledì sera avrebbe dovuto definire le linee guida del prossimo anno ma la cosa più urgente al momento, ha spiegato il presidente, Settimio Siepe, attiene l’aspetto economico. Da mesi infatti l’associazione sta lavorando per sistemare i conti e stringere una nuova convenzione con il Comune.

Come illustrato da Siepe la Pro loco è al lavoro per regolare la posizione con l’Agenzia delle Entrate. Si tratta del pagamento dell’Iva relativa agli anni passati, a partire dal 2011, una incombenza economica rateizzata nei mesi scorsi per far fronte a una interpretazione delle norme ritenuta non conforme che ora deve essere sanata. Per questo la Pro loco è chiamata a fronteggiare una cifra complessiva notevole, nonostante il cospicuo fondo cassa di oltre 9 mila euro messo da parte dalla precedente gestione dell’associazione, non sufficiente però a coprire  il pagamento delle utenze nei confronti dell’amministrazione comunale dal 2012 al 2016. Tra gli oneri a carico dell’attuale associazione si aggiunge inoltre la nuova convenzione da stipulare con il Comune. L’amministrazione intende chiedere 800 euro per l’utilizzo in comodato della sede ma a quella somma occorre aggiungere i 2.800 euro per l’installazione del contatore Enel più una cauzione di 800 euro per un totale di 4.400 euro, una cifra che la Pro loco vorrebbe ridurre, come già chiesto al sindaco, Gianluca Barbero. La situazione non è facile anche se non drammatica ha puntualizzato Siepe impegnato con tutto il suo ente nelle iniziative di Natale e nell’organizzazione di eventi per la raccolta di fondi destinati alle varie iniziative cittadine, nonostante le dimissioni di un componente del direttivo, Domenico Falcone, a cui si aggiungeranno, con l’anno nuovo, altre due defezioni.

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