Autore Redazione
lunedì
4 Dicembre 2017
07:39
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Politica - Casale Monferrato

L’ambientalista dell’anno è don Matteo Ricci

È il sacerdote di Ercolano, in prima linea nella difesa della salute e dell’ambiente nella Terra dei Fuochi.
L’ambientalista dell’anno è don Matteo Ricci

CASALE MONFERRATO – L’Ambientalista dell’anno è don Matteo Ricci, il sacerdote di Ercolano, in prima linea nella difesa della salute e dell’ambiente nella Terra dei Fuochi. È stato lui a ricevere il riconoscimento, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore. Don Matteo Ricci è stato premiato a Casale e ha ricevuto 629 preferenze sul totale delle 3.061 giunte da tutta Italia. Erano candidati al Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” 2017, anche Antonello Brunetti di Castelnuovo Scrivia, Isabella Conti, il sindaco anticemento di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna, Cristina Gerardis impegnata come
avvocato dello Stato contro lo smaltimento illecito di rifiuti nella discarica di Bussi, il Gruppo di imprese etiche operanti in Calabria GOEL, la mamma green blogger Linda Maggiori e il Manzella Quartet, un gruppo di musicisti che utilizza materiali di riciclo.

Ciascuno dei candidati nel corso della cerimonia, avvenuta a Casale Monferrato, ha ricevuto un premio speciale a conferma che nel loro insieme gli “ambientalisti dell’anno” rappresentano un’idea di Italia che s’impegna a tutela della legalità, pratica esperienze d’impresa sociale e  sostenibile, condivide con coerenza e in maniera originale e coinvolgente i valori dell’ambientalismo.

Grande l’emozione di Don Marco nell’apprendere di essere l’Ambientalista dell’Anno 2017. “Più emozionato – ha commentato – che essere nominato Monsignore!”. Il sacerdote ha raccontato le difficoltà incontrate in questi anni, la voglia di lottare per una terra così martoriata e posto l’accento sul valore della battaglia che sta conducendo per la sua comunità: “Sono un pastore, colui che, anche in senso biblico, ha un ruolo di guida. Quello che faccio, come qualcuno sostiene, non è politica. È invece piena applicazione della dottrina sociale della Chiesa di Giovanni Paolo II. Il mio obiettivo nel medio periodo è che le persone prendano coscienza dei problemi: è questa la base necessaria sulla quale lavorare nel lungo periodo per arrivare a contrastare i fenomeni di inquinamento e a procedere con le bonifiche”.

Il premio è giunto all’undicesimo anno ed è intitolato a Luisa Minazzi, ricordata per l’occasione anche dalla giornalista Silvana Mossano. Luisa Minazzi è stata direttrice didattica, ambientalista ed amministratrice comunale casalese, Luisa Minazzi è morta di mesotelioma nel 2010, a 58 anni, sorte beffarda per chi come lei ha trascorso la vita lottando contro l’amianto. La cerimonia ha visto la presenza della sindaca di Casale Monferrato Titti Palazzetti, dell’assessora all’ambiente Cristina Fava, dell’assessora all’istruzione scolastica Ornella Caprioglio e dell’assessora alla cultura Daria Carmi.

CHI È MARCO RICCI
Nato a Napoli nel 1973, Marco Ricci è cresciuto e vissuto ad Ercolano, città degli scavi e del Vesuvio e, dopo aver conseguito il diploma presso l'Istituto Tecnico Commerciale e aver
frequentato un anno alla Facoltà di Economia e Commercio, è entrato nel Seminario di Napoli e ha studiato presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ordinato
sacerdote nel 1998 dal cardinale Michele Giordano, è un pastore sensibile ed attento alle necessità delle persone e vive il suo ministero sacerdotale prettamente tra la gente fuori le
mura della Chiesa. Attualmente è parroco nella città di Ercolano presso la parrocchia S. Cuore di Gesù, la più vasta della diocesi di Napoli per estensione territoriale, alle falde del Vesuvio, nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale. Negli anni Don Marco ha raccolto il grido di dolore di tante persone morte ed ammalate di tumore e leucemia nella zona di S. Vito e, dopo aver constatato un’elevata percentuale di morti ed ammalati nel territorio parrocchiale, ha fondato l’Associazione “Salute Ambiente Vesuvio” di cui è presidente. Grazie alle sue denunce sono stati rinvenuti rifiuti tossici interrati nel Parco Nazionale dalla camorra negli anni ’90; ancora oggi, con l’aiuto dei volontari dell’associazione, svolge una costante azione di denuncia e sensibilizzazione sulla salvaguardia del creato. Ha vissuto alcune esperienze missionarie ed è anche socio onorario dell’Associazione antiracket “Ercolano per la legalità”.

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