Autore Redazione
mercoledì
10 Gennaio 2018
05:48
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Politica - Alessandria

Emanuel: “Tasse università? Sì, ma con la soglia esenzione più alta”

Contattato da Radio Gold il Rettore dell'Università Piemonte Orientale Cesare Emanuel ha dato la sua opinione in merito alla proposta lanciata da Pietro Grasso di Liberi e Uguali.
Emanuel: “Tasse università? Sì, ma con la soglia esenzione più alta”

ALESSANDRIA – La campagna elettorale è iniziata e il confronto tra i partiti si sta consumando anche sulle tasse universitarie, dopo la proposta di abolizione da parte del leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso. Contattato dalla redazione di Radio Gold, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Cesare Emanuel ha invece definito “socialmente giusto” il pagamento di un tributo da parte di una famiglia agiata. Per favorire l’aumento delle iscrizioni, Emanuel ha però avanzato l’ipotesi l’innalzamento della soglia della cosiddetta no tax area, oggi ferma a 14 mila euro.

In un certo hanno ragione entrambe le parti” ha precisato Emanuel “serve stimolare la ripresa delle iscrizioni ma una famiglia con redditi elevati è giusto che paghi. La soglia di 14 mila euro annui per famiglia sotto la quale non si paga alcun tributo, però, dovrebbe aumentare, è troppo bassa. Anche con 20 mila euro di reddito all’anno non stiamo certo parlando di una famiglia agiata. Quale sarebbe il livello giusto? Non sta a me dirlo ma tra i 25/30 mila euro sarebbe già un contributo consistente. Certo, questo mancato gettito dovrebbe essere compensato dal fondo di finanziamento ordinario. Ma dilatando la soglia della no tax area si otterrebbero degli effetti benefici, sarebbero stimolate anche quelle famiglie numerose che hanno inevitabilmente un reddito maggiore di 14 mila euro ma comunque molte spese. Di contro sarebbe un contributo indebito non far pagare nulla a quelle famiglie che magari possono contare su 100 mila euro. Sarebbe meglio che prevalesse il buonsenso e non messaggi e programmi che poi magari trovano poco fondamento dentro alle variabili finanziarie e economiche.”

Sulla necessità di aumentare i laureati nel nostro paese il rettore Cesare Emanuel ha le idee chiare: “L’Italia è uno dei paesi con il più basso numero di forza lavoro laureata, nei prossimi 15 anni la prospettiva dell’Unione Europea è arrivare al 50% per ogni nazione. Nel nostro paese siamo fermi al 18%, siamo fanalino di coda, in Germania, Olanda e nei paesi del nord si è invece arrivati al 35%.”

Tante, infine, le priorità del sistema universitario italiano che il futuro governo del paese, secondo Emanuel, dovrebbe fare proprie: “La revisione dei settori scientifico disciplinari, dei corsi di laurea, lo snellimento delle procedure per le attivazioni dei corsi di laurea, il finanziamento per l’edilizia universitaria visto che sono cinque anni che non riceviamo nulla. E poi il principio dell’autonomia universitaria per quegli atenei come l’Università del Piemonte Orientale considerati virtuosi. Sul reclutamento universitario, ad esempio: per ogni docente in pensione c’è una restituzione del suo valore in termini stipendiali. Per esemplificare fino all’anno scorso se 100 andavano in pensione potevano assumerne 50, ora circa 60/70. Agli atenei virtuosi come il nostro dovrebbe essere concesso di assumere in rapporto uno a uno, tanti quanti vanno in pensione. Sarebbe un modo per accrescere il potenziale formativo, per attivare nuovi corsi di laurea e alzare la cifra di studenti iscrivibili ai corsi a numero chiuso.”

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