Autore Redazione
venerdì
12 Gennaio 2018
13:18
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Politica - Valenza

Bilancio Valenza: dopo le stilettate di FI la replica del PD

Il direttivo del Pd di Valenza ha deciso di fare “un po' di chiarezza” sul bilancio di Palazzo Pellizzari partendo “dai numeri”

VALENZA – Dopo le stilettate dell’opposizione, il direttivo del Pd di Valenza ha deciso di fare “un po’ di chiarezza” sul bilancio di Palazzo Pellizzari partendo “dai numeri”. In particolare dagli “otto milioni e mezzo di disavanzo derivante dai crediti di dubbia esigibilità” con cui si era trovato a fare i conti il sindaco Barbero appena indossata la fascia tricolore.

All’arrivo a Palazzo Pellizzari il bilancio consuntivo non era ancora stato approvato, il preventivo “non era nemmeno abbozzato” e la piscinache doveva riaprire a stretto giro secondo Cassano” era devastata”. Sulla scrivania del neoeletto sindaco Barbero c’era però “una relazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze” che secondo il direttivo del Pd di Valenza “stroncava la gestione “ottimale tanto osannata dall’ex consigliere comunale De Angelis (ora coordinatore di Forza Italia)”.

Otto milioni e mezzo di disavanzo derivante dai crediti di dubbia esigibilità… Dov’è il salvataggio dei conti comunali tanto sbandierato da Cassano in campagna elettorale e rivendicato da De Angelis?  Non c’è traccia. Sono solo parole – ha aggiunto il Pd di Valenza – Barbero si insedia, nomina la giunta, il consiglio comunale viene nominato, prende servizio e.. deve approvare il bilancio che la precedente amministrazione non è stata capace di approvare in tre sedute nemmeno quando fu diffidata da Sua Eccellenza il Prefetto. Questi sono i fatti. Questo è il punto di partenza dell’Amministrazione Pd.

Da quelle macerie si è partiti e i due anni e mezzo sono serviti per ricostruire. Il progetto politico dell’Amministrazione è stato quello di ricucire contatti con il centro zona, ricucire i rapporti con le amministrazioni locali, cercare di fare chiarezza su ruoli, competenze e con quanto operativamente possibile fare. Senza soldi. Senza la possibilità di vendere farmacie, ex mostre o altri pezzi del patrimonio… con società partecipate da mettere in liquidazione per legge, con mutui da tamponare, con contratti firmati da altri da gestire.

Veniamo ai numeri attuali. Il miglioramento è netto:

  1. il saldo ad oggi di cassa è positivo + 800.000, nel 2015 negativo -3 milioni;
  2. i mutui si sono ridotti a 29 milioni al 31.12.2017 rispetto ai 33 del 2014;
  3. i tempi di pagamento dei fornitori si sono ridotti a 30 giorni rispetto ai 41 del 2014

La corte dei conti dice di migliorare e vigilare ulteriormente? Certo! Stiamo lavorando per quello, perché serve una base finanziaria solida. Non si cancellano anni di politiche sbagliate in mezzo mandato.

Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma per favore, non parlate di “cattiva gestione”..Siete già in campagna elettorale per la città? Noi preferiamo il lavoro ai grandi proclami”.

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