Autore Redazione
venerdì
16 Febbraio 2018
05:00
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Politica - Alessandria

‘Grane’ per il Comune per le regole su case popolari e accattonaggio

Il Pd ha puntato il mirino sui due nuovi regolamenti di Alessandria. Entrambi, seppur a diverso titolo, hanno ricevuto una bocciatura, per l'opposizione causata da quello che è stato definito "l'approccio superficiale e sbilanciato sull'apparire" dell'amministrazione
‘Grane’ per il Comune per le regole su case popolari e accattonaggio

ALESSANDRIA – “Un Comune è un Comune e non può fare quello che vuole”. È carica di disappunto la bacchettata sferrata dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico all’indirizzo dell’amministrazione comunale di Alessandria, accusata di aver scavalcato leggi e anche la potestà del Consiglio Comunale per pura “propaganda politica“.

Nel mirino del gruppo d’opposizione sono finiti il regolamento di Polizia Locale e quello per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. Entrambi, seppur a diverso titolo, hanno ricevuto una bocciatura, per il Partito Democratico comunque figlia di quello che è stato definito “l’approccio superficiale e sbilanciato sull’apparire” dell’amministrazione.

La norma inserita nel regolamento di Polizia Locale per autorizzare la confisca del denaro provento di accattonaggio era infatti priva del necessario parere tecnico al momento dell’approvazione da parte dell’Aula. Come suggerito dal Segretario Generale di Palazzo Rosso l’atto, quindi, andrebbe revocato in autotutela. “Al di là del merito”, per il Pd, il Regolamento di Polizia Locale prodotto dal Consiglio è però “un pasticcio” natodal volere di una maggioranza guidata da due sindaci”. Secondo gruppo d’opposizione, infatti, a sbilanciare l’azione dell’amministrazione comunale non sarebbe solo la volontà di “apparire” ma anche la presa del Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci, autore dell’emendamento sul Regolamento di Polizia Locale.

Ancora più risentito il commento rispetto al regolamento per l’assegnazione degli alloggi in emergenza abitativa. I punti “extra” previsti dall’amministrazione comunale per i cittadini residenti da più anni in città sarebbero andati in contrasto con quanto disposto dalla legge regionale in materia. Le modifiche, “fortemente volute dalla Lega Nord” ha sottolineato il Partito Democratico, avrebbero mandato in fondo alla graduatoria cittadini in difficoltà e in più avrebbero provocato la reazione del Difensore Civico del Consiglio regionale del Piemonte. A fine dicembre 2017 sarebbe infatti arrivata a Palazzo Rosso “una sonora stroncatura” e l’invito a rivedere il regolamento “debolissimo di fronte ad un eventuale ricorso al TAR” ha riportato il Pd alessandrino. Una comunicazione, ha aggiunto con ancor maggiore disappunto il gruppo consiliare d’opposizione, di cui il Consiglio Comunale “competente in modo esclusivo sulla materia regolamentare” a distanza di quasi due mesi non è ancora stato informato.Questa è la famosa trasparenza che hanno gridato ai quattro venti per rastrellare qualche voto, presto dimenticata occupati i posti di potere” hanno quindi tuonato i consiglieri comunali del Pd, convinti che ad Alessandria ci siano “due sindaci, tante maggioranze ma zero governo della Città.

Non sente di condividere la fascia tricolore con nessuno, però, il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco.Non mi piace questa continua, incessante polemica su ogni cosa. L’opposizione parla tanto e in molti casi senza sapere come stanno le cose e un esempio lampante è quanto successo per la Cittadella con  la storia del milione perso”. Sul regolamento della Polizia Locale, ha aggiunto Cuttica, sconveniente è stato voler inserire degli emendamenti senza parere tecnico. Il provvedimento ora dovrà essere revocato e rivotato dal Consiglio ma il regolamento di Polizia Locale per il sindaco “non è illegittimo, come invece sostenuto da qualcuno dell’opposizione che ha addirittura scritto alla Procura“. “Legittima”, per il sindaco, è anche la confisca del denaro ottenuto con la questua perché non si metteranno le mani nel portafoglio delle persone ma si prenderanno solo le monete di chi verrà colto in flagrante a chiedere denaro”.  Sulla “stroncatura” del regolamento per l’assegnazione degli alloggi in emergenza abitativa, la replica resta invece in stand by. Cuttica avrebbe saputo solo da qualche giorno della nota del Difensore Civico e vuole prima confrontarsi con il Segretario Generale di Palazzo Rosso.

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