Autore Redazione
lunedì
9 Aprile 2018
14:28
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Politica - Alessandria - Novi Ligure - Ovada

Alla Benedicta senza fascia e gonfalone: “no a dietrologie politiche”

Così Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha replicato al post dell'ex primo cittadino Rita Rossa che, su Facebook, ha stigmatizzato l'assenza del gonfalone della città e della fascia tricolore sul petto del sindaco di Alessandria durante le celebrazioni per il 74° anniversario dell’eccidio della Benedicta
Alla Benedicta senza fascia e gonfalone: “no a dietrologie politiche”

BOSIO – “Se viviamo in uno stato democratico e, quindi, anche se Cuttica oggi governa è perché le persone che erano alla Benedicta sono morte per combattere il nazifascismo”.  Rita Rossa non ammette giustificazioni per la mancanza, ieri, del gonfalone di Alessandria alle celebrazioni per il 74° anniversario dell’eccidio della Benedicta e per la presenza alla cerimonia del sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco senza fascia tricolore.

La Benedicta, ha ricordato Rita Rossa, è “la manifestazione più importante tra quelle celebrative e da cui le Istituzioni traggono la loro identità”. L’assenza della fascia sul petto di Gianfranco Cuttica di Revigliasco per Rita Rossa non può essere liquidata come “dimenticanza” perché la cerimonia è “una prassi consolidata da oltre 70 anni” e perché un sindaco ha comunque una “fascia d’emergenza” sull’auto di servizio “e domenica Cuttica è arrivato con l’autista”. Difficile, poi, provare anche solo a chiudere un occhio sulla mancata veste ufficiale del sindaco di fronte al vuoto lasciato dal gonfalone della Città. “Può capitare che un sindaco dimentichi la fascia, ma non deve capitare alla Benedicta perché noi non siamo lì a rappresentare noi stessi ma le nostre comunità. Tutti i rappresentanti istituzionali, anche quelli dei piccoli Comuni della nostra provincia, presenziano in veste ufficiale. Anche la Città di Genova ieri ha portato il suo gonfalone e invece Alessandria, capoluogo di una Provincia Medaglia d’Oro al Valor Militare per la resistenza, non aveva il suo. Credo che in oltre 70 anni non fosse mai accaduto prima ed è stato davvero brutto e triste, soprattutto perché alla messa dei Savoia chi rappresentava il Comune indossava la fascia. All’epoca non avevamo detto nulla, nonostante il profilo di scarsa correttezza, ma quella veste istituzionale oggi stride ancora di più se fascia e gonfalone vengono meno alla Benedicta”.

Il sindaco di Alessandria, interpellato sull’accaduto, ha ammesso l’errore “frutto di due disguidi” e ha escluso dietrologie politiche. Dimenticata la fascia, il primo cittadino di Alessandria domenica all’ultimo minuto è dovuto salire su un’altra auto perché quella del Comune dove è sempre presente la “fascia di riserva” non partiva. La fascia, così, è rimasta ad Alessandria. “Sono andato alla Benedicta in auto con Pasquale Cinefra che mi ha prestato un fazzoletto tricolore dell’Anpi che ho portato con grande onore e orgoglio”. Sempre “un disguido” ha tenuto nella sede della Polizia Municipale del capoluogo anche il gonfalone. “C’è stata confusione ed evidentemente non è stata inoltrata la richiesta”. Per il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco contano comunque di più “il sentimento e il contenuto della forma”. “La presenza del sindaco vale di più di quello che indossa. La mancanza della fascia e del gonfalone sono errori ma non volontà. Errori che sono stati ampiamente superati dalla presenza umana e sentimentale e accorata del sottoscritto a tutta la manifestazione”.

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