Autore Redazione
mercoledì
18 Aprile 2018
05:09
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Politica - Alessandria

Comitato Casalbagliano attacca il Comune: “Da mesi senza risposte”

“Pronti anche a coinvolgere la tv nazionale, ad esempio Striscia la Notizia e il Gabibbo" hanno detto i cittadini del sobborgo alessandrino.
Comitato Casalbagliano attacca il Comune: “Da mesi senza risposte”

ALESSANDRIA – Senza un ufficio postale vicino, un’area verde e un sistema per far defluire le acque in caso di piogge abbondanti. Sono tante le criticità di Casalbagliano evidenziate dai cittadini della frazione alla Giunta di Alessandria, temi emersi da tempo ma che, hanno sottolineato gli abitanti del sobborgo, l’amministrazione deve ancora affrontare nonostante le richieste ufficiali inoltrate a Palazzo Rosso e per ora ignorate, hanno fatto sapere dal sobborgo alessandrino.

“Sembra una giunta in balia degli eventi” ha attaccato Marco Piacenza, uno dei membri del Comitato “almeno quella precedente con Rita Rossa ci metteva la faccia, anche se i problemi rimanevano. Invece ora nemmeno quello, resta il solito rimbalzo di competenze tra un ufficio e l’altro e noi continuiamo a vivere in stand by. Ma non ne possiamo più.”

Al momento sembra essersi arenato il progetto per arginare gli allagamenti basato su uno studio di fattibilità realizzato alla fine del 2016 dall’ingegner Sandro Teruggi. Secondo quanto riferito ai cittadini del sobborgo, l’inizio dei primi lavori era previsto per questa primavera, in via Oratorio, ma pare che i fondi per finanziarli ancora non siano arrivati. Eppure nell’incontro pubblico di due anni fa i dirigenti del Comune annunciavano 400 mila euro di investimenti nel piano triennale 2017/2020. “Avrebbero dovuto cominciare da via Oratorio ma ancora nulla di fatto” ha aggiunto Piacenza “e pensare che alcuni cittadini hanno già firmato il consenso per l’esproprio di alcuni terreni coinvolti dai lavori. Dagli uffici di Palazzo Rosso hanno detto che il via potrebbe scattare entro l’anno, staremo a vedere.”

Gli abitanti di Casalbagliano hanno anche alzato la voce in merito al problema della posta: dopo la chiusura dell’ufficio postale nel sobborgo dovuta al processo di razionalizzazione avviato a livello nazionale, ora tutta la posta non ritirata viene dirottata a Cantalupo, in strada Acqui. “Chi non ha un mezzo di trasporto deve prendere due autobus, compatibilmente con i pochi orari disponibili e una spesa che alla fine si aggira ogni volta intorno ai sei euro” ha sottolineato Giovanni Gigantino, un altro rappresentante dei cittadini.

E infine da tempo viene invocata un’area verde destinata ai ragazzi del paese come punto di svago e aggregazione. “L’unica struttura disponibile e di proprietà del Comune, il cosiddetto Dopo Lavoro Ferroviario delle Poste, era stata data in concessione proprio alle Poste ma negli ultimi tempi è stata abbandonata” ha ricordato Giovanni Gigantino. “E poi c’è il campo sportivo, lasciato a se stesso.”

Venerdì scorso l’assessore Ciccaglioni ha incontrato alcuni abitanti ma, hanno riferito i cittadini, “è stato un confronto infruttuoso, senza alcuna certezza sui tempi di intervento.” “Speriamo di non dover arrivare al punto di coinvolgere le tv nazionali, ad esempio Striscia la Notizia ha concluso Giovanni Gigantino.

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