Autore Redazione
mercoledì
23 Maggio 2018
05:39
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Politica - Novi Ligure

Terzo Valico: M5S replica ai NoTav. “Avanti per cancellare il tunnel”

"Sarebbe dannoso gettare la spugna e dimettersi" hanno sottolineato i pentastellati
Terzo Valico: M5S replica ai NoTav. “Avanti per cancellare il tunnel”

PROVINCIA – “Un’opera isolata, dispendiosa e parziale“. I gruppi del Movimento 5 Stelle di Alessandria, Novi Ligure, Tortona, insieme alle parlamentari Tiziana Beghin e Susy Matrisciano e il consigliere regionale Paolo Mighetti hanno definito così il Terzo Valico, in risposta alle considerazioni dei No Tav. Lunedì il Comitato aveva definito i pentastellati “nemici” dopo aver constatato l’assenza di un no esplicito alla grande opera nel contratto di governo firmato insieme alla Lega. “Chi tra di loro è stato eletto e non è d’accordo con questo contratto dovrebbe dimettersi” avevano detto gli attivisti Spineto e Fossati. 

“Non è il momento di battere in ritirata” hanno sottolineato i 5 Stelle “anzi è un punto di svolta della vicenda del Terzo Valico. Ora una forza nettamente contraria a questa grande opera inutile ha la possibilità di sedere nei luoghi in cui si deciderà il suo futuro. Non inutile ma dannoso sarebbe gettare la spugna e dimettersi.

D’altro canto è piuttosto azzardato trarre conclusioni affrettate per la non presenza di uno specifico riferimento al Terzo Valico nel Contratto di Governo. Siamo stati chiari: tutte le grandi opere dovranno passare il vaglio di nuove e serie analisi costi benefici. Il progetto, allo stato attuale, non potrà mai superare la prova e per questo, appena nominato il nuovo ministro, porteremo alla sua attenzione tutte le criticità evidenziate in questi anni.

Non ci limitiamo a pensare ad un semplice blocco a causa delle infauste scelte politiche del passato. A nostro giudizio le risorse risparmiate evitando la costruzione di un’opera isolata, dispendiosa e parziale come il tunnel, dovranno essere dirottate sull’adeguamento della linea storica, sul Porto di Genova, sullo scalo di Alessandria (suo naturale retroporto), sul nodo di Novara e sulla linea verso la Svizzera. Questo significherebbe davvero collegare Genova al resto dell’Europa e al corridoio Reno-Alpi. Al contrario spendere 6 miliardi per fare una linea ad alta velocità verso il nodo ferroviario ormai saturo di Milano è invece puro spreco.

Ora siamo pronti a lavorare e contiamo di avere presto di nuovo al nostro fianco le persone che hanno condotto con noi questa battaglia fino a ieri.”

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