Autore Redazione
martedì
24 Dicembre 2013
00:00
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Politica

Il sindaco di Bassignana si dimette

Il sindaco di Bassignana si dimette

Bassignana non ha più il sindaco. In un consiglio comunale straordinario convocato questo lunedì sera Ennio Ravarino ha rassegnato le dimissioni da primo cittadino. La scelta sarebbe motivata dagli esposti alle autorità competenti per abuso d’ufficio e furto, presentati a maggio dalla minoranza.
“Non era sostenibile proseguire nel mio mandato e per questo ho rassegnato le dimissioni” ha detto Ennio Ravarino a Radio Gold News. L’ex primo cittadino ha spiegato che la sua scelta è maturata perché “non si ha la certezza della correttezza del mio operato e anche perché  l’assistenza degli uffici e del palazzo del governo non è stata sufficiente. Non avendo questa tranquillità ho deciso di dimettermi, lasciando spazio a un commissario o a un nuovo commissario.”


In basso riportiamo la lettera rivolta al prefetto che Ennio Ravarino ha letto lunedì sera in Consiglio Comunale:

Egregio Signor Prefetto,
con la presente sono qui, non senza rammarico, a comunicare che rimetterò  al Consiglio Comunale il mio mandato di Sindaco pro?tempore del Comune di Bassignana, in quanto la situazione all’interno dell’Amministrazione comunale si e fatta a mio avviso insostenibile e altamente problematica. Contestualmente, la presente vuole anche dare un quadro – seppur solo accennato – di cio che un Commissario prefettizio si trovera a dover affrontare a fronte di vacanza amministrativa. Mi e infatti inevitabile constatare come non sia nella condizione di risolvere i problemi gia evidenziati, nella speranza che un’altra figura possa trovare soluzione adeguata. Denunce e querele continue, il venir meno – soprattutto – di un rapporto di fiducia tra Sindaco e Segretario nonche tra Sindaco e Ufficio Tecnico (come mostrano le indagini in corso da parte del Pubblico Ministero), non solo rendono impossibili i normali lavori di amministrazione e gestione del Comune di Bassignana, ma inficiano il bene della nostra comunita e, in ultima analisi, il sereno svolgimento della mia personale attivita professionale e della mia vita privata. La sensazione e che tanto l’Ufficio della Segreteria quanto quello Tecnico abbiano deciso di scegliere una linea di “non collaborazione”, portando il sottoscritto a uno stato d’animo assai vicino allo “strazio” e alla conseguente sofferta decisione di rimettere il mandato in quanto la ritengo soluzione piu opportuna rispetto alla revoca consentita dall’art. 100 del TUEL.
Nell’espletamento del mio mandato ho sempre ricercato la doverosa collaborazione dei responsabili degli uffici comunali e del segretario convinto di poter avere quell’ausilio necessario al migliore esercizio dei compiti di istituto. Per questo trovo assurdo ed anche incomprensibile lo stillicidio di irregolarita a me addebitate per atti che non hanno trovato dissenso all’interno delle strutture amministrative.
Il Segretario comunale – a sua volta supportato dagli altri Uffici per le specifiche materie – e il consulente legale di un Comune e dovrebbe dunque tutelare e mettere Sindaco, Giunta e Consiglio, nonche gli stessi Uffici nella posizione di fare delibere, ordinanze e decreti ineccepibili dal punto di vista giuridico e amministrativo. Ma cosi pare non siano andati i fatti.
Se dunque Giunta e Sindaco si vengono ora a trovare nella posizione di doversi difendere in Giudizio per supposte irregolarita dell’Amministrazione, e innegabile e, oserei dire, palese che qualcosa non ha funzionato nell’espletamento delle funzioni proprie dell’Ufficio della Segreteria comunale e piu in generale dei vari Uffici. Certamente si rileva che, durante la presente Amministrazione, ipotesi
di irregolarita di procedura e abusi di ufficio paiono quasi all’ordine del giorno, almeno tanto quanto le denunce in merito da parte dei Consiglieri d’Opposizione, inspiegabilmente pronti a segnalare proprio e unicamente quelle medesime azioni ove vi e stata quantomeno superficialita di consulenza da parte degli Uffici preposti. E innegabile che quanto si sta verificando ha leso e continua a ledere il rapporto di fiducia con gli Uffici preposti a fornire l’adeguato supporto tecnico/giuridico. E alla luce di tale situazione nonche delle continue denunce, S.E. Prefetto, il Sindaco e la Maggioranza come possono – mi chiedo – affrontare con serenita le numerose problematiche del Comune di Bassignana, gia di per se difficili da dirimere alla luce della situazione ereditata dalle precedenti amministrazioni?
Come possono, Sindaco e Maggioranza, procedere su una strada resa ormai impervia da supposte trame di potere – perche il non celato sospetto e che proprio di questo si tratti – che minano il benessere di un’intera comunita?
Come possono i membri di un’ Amministrazione – membri inizialmente fortemente motivati – portare avanti i punti di un programma cui credono fermamente ancora oggi, ma che non riescono piu a gestire ed affrontare?!
Non dimentichiamoci, inoltre, che Sindaco e Consiglieri dell’attuale Maggioranza non sono figure astratte bensi persone e, per di piu, persone
non appartenenti al mondo della politica di partito, individui che formando una Lista civica hanno scelto di mettersi in gioco unicamente per il bene comune del proprio territorio, che seppur piccolo e costantemente minacciato e martoriato. Individui, Persone, che oggi rischiano di veder compromessa non solo la propria attivita amministrativa, ma anche la propria vita familiare e professionale.
Le possibili ripercussioni penali cui il sottoscritto, i membri della Giunta e i Consiglieri di maggioranza tutti sono attualmente esposti – costa
ammetterlo – hanno spento quell’entusiasmo e quella forse ingenua volonta di cambiamento e di buona amministrazione che ha animato profondamente lo spirito delle prime ore.
Per tutto questo, Signor Prefetto, vorrei che la presente venisse considerata dolorosa ma ferma spiegazione alle mie personali e necessarie dimissioni non essendo ad oggi possibile trovare soluzioni sostenibili, come anche piu volte ragionato con i Suoi cortesissimi collaboratori, alla situazione sopra esposta. Volendo esemplificare richiamo gli atti e le situazioni che ho trovato al momento del mio insediamento; in ordine cronologico di constatazione, segnalo:
– Convenzioni sottoscritte prive dell’allegato fideiussorio a garanzia previsto dalla convenzione stessa e con il conseguente concretizzarsi di un mancato incasso da parte del Comune per circa 18.000 €.
– L’inconsapevolezza del come si sia Soci delle “Aziende Municipalizzate” del Comune di Valenza.
– La costante minaccia pressoche ad ogni evento di pioggia di allagamento, ormai anche dal centro abitato di Bassignana perche nulla si fece prima dell’attuale Amministrazione (la quale nell’agire nell’interesse della comunita si e esposta ad irregolarita perche non supportata tecnicamente e giuridicamente).
– La realizzazione da parte del Comune ed il non completamento nonche adeguamento di una discarica seppur cosiddetta per “inerti” realizzata su terreni altrui, senza l’altrui completa autorizzazione ed ad oggi occupata anche quale Area Ecologica Comunale.
– Sentenza di primo grado, divenuta definitiva per decorrenza dei termini, per la quale una settantina di famiglie avrebbero potuto trovarsi senza un regolare scarico fognario e a cui non ci si appello perche rimasta in un cassetto chiuso di una scrivania.
– Un campo polivalente costruito, previo abbattimento di un fabbricato pericolante di un privato, sull’altrui terreno ed oggi con una causa pendente di risarcimento promossa dal proprietario del fondo stesso.
– Delibere di Giunta ritenute di affidamento di incarichi professionali per la redazione di varianti o allegati di Piano Regolatore senza la copertura di Bilancio e senza i necessari pareri tecnici a riguardo, progetti per di piu pesantemente bocciati dagli uffici regionali.
– Sottoscrizione di “Accordi bonari” di compravendita di terreni per la realizzazione di impianti sportivi e magazzini comunali (neanche
accatastati) ed altro senza la necessaria copertura di bilancio e che per questo non e possibile dare seguito alla sottoscrizione dei necessari rogiti.
– Regolamenti Comunali obsoleti o inesistenti.
– Inadeguata o addirittura assenza di una gestione tecnico/amministrativa degli archivi, siano essi cartacei che informatici, delle PEC, nonche degli adempimenti richiesti per Legge (vedi il Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD, il D.Lgs. 150/2009, la L. 190/2012, il D.Lgs. 33/2013 etc.).
– La mancata verifica circa l’applicazione dell’art. 63 relativa alla surroga di un Consigliere comunale, nonche il supporto/verifica per la nomina
Sindacale dei membri del CdA dell’IPAB “Residenza Muzio Cortese”.

L’elenco potrebbe essere ancor piu lungo ed articolato, ma ritengo che possa essere sufficiente per constatare la difficolta di un’azione di regolarizzazione e le inevitabili resistenze da parte di chi ha dato luogo alla situazione deplorevole richiamata.
Pertanto in conclusione, non volendo essere assimilato al “Don Chisciotte” di turno con la presente sono a rimarcare la volonta ai sensi dell’art. 53 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. di rimettere il mandato conferitomi in larga misura dai cittadini di Bassignana, con i quali mi scuso.

Nel ringraziarLa per l’attenzione, con ossequio

Ing. Ennio Ravarino


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