Autore Redazione
mercoledì
1 Gennaio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Cgil, Cisl e Uil: reinventarsi e puntare sul lavoro per uscire dalla crisi

Cgil, Cisl e Uil: reinventarsi e puntare sul lavoro per uscire dalla crisi

Il 2013 che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un altro anno pesantissimo dal punto vista occupazionale. Dodici mesi di forte crisi sia per il settore pubblico che per quello privato che secondo il segretario provinciale Uil, Aldo Gregori, hanno però mostrato anche una nota positiva: “ la forte solidarietà tra i lavoratori e la partecipazione alle manifestazioni e agli scioperi”. In uno scenario normativo sempre incerto, “con continui balletti avanti e indietro” dei decreti che potrebbero aiutare la provincia, e soprattutto il capoluogo, secondo Aldo Gregori, il 2014 dovrà avere come priorità l’occupazione. Il trend positivo registrato nell’ultimo trimestre dal settore privato non ha infatti avuto alcun riflesso sui livelli occupazionali e i prossimi 12 mesi, ha concluso il segretario Uil, dovranno riportare a un maggiore confronto incentrato sui temi del lavoro, l’unica chiave per ripartire davvero l’economia del Paese. Questo 2014, ha aggiunto il segretario provinciale Cisl, Alessio Ferraris, sarà infatti un altro anno complicato e sarà necessario dare priorità all’emergenza occupazionale creando le condizioni per mantenere in piedi le attività produttive e creare nuove opportunità di lavoro. “Occorre modificare in maniera radicale l’impostazione della tassazione, troppo pesante nei confronti di dipendenti, pensionati e imprese oneste. Non è vero che questo Paese non sa dove reperire le risorse. Ci vuole solo la volontà politica di farlo. L’Italia ha ancora troppo bisogno di ammortizzatori sociali per dare un po’ di reddito alle famiglie” ha chiosato Ferraris. Parola d’ordine di questo 2014 per il segretario provinciale Cgil, Silvana Tiberti sarà invece ‘reinventarsi’. I 12 mesi appena trascorsi sono stati “la sommatoria di anni e anni di crisi” e secondo il segretario Cgil, il 2014 andrà a consolidare una crisi ormai sedimentata. “Siamo dentro un cambiamento strutturale del sistema produttivo. O ci si reinventa o sarà una tragedia. I miracoli, purtroppo, non accadono e l’unica speranza e che alla fine dei prossimi 12 mesi si possa davvero cominciare a vedere l’uscita del tunnel”.

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