Autore Redazione
giovedì
23 Gennaio 2014
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Politica - Valenza

Cassano esplode e le polemiche aumentano

Cassano esplode e le polemiche aumentano

Il sindaco di Valenza, Sergio Cassano, gioca all’attacco, nessuna difesa ma una ‘non ortodossa‘ conferenza stampa per rispondere alle critiche arrivate dal centrosinistra nei giorni passati. Il primo cittadino è un vulcano e non nasconde la rabbia accumulata in questo nuovo anno, sottolineata da frasi caustiche, pensate e ripensate, come testimoniato dagli appunti accomodati sul tavolo mentre parla: una specie di traccia dell’arringa che mira a ‘chiudere per sempre’ molte delle polemiche rispolverate dal centrosinistra.
Di certo il boccone più indigesto, per il primo cittadino, è quello del Ciss, l’ex consorzio dei servizi sociali. Cassano lo definisce la vergogna di Valenza’ e l’articolo determinativo non è casuale. Il perché è presto detto: “avevo concordato con i consiglieri del Pd un percorso condiviso“, un lavoro naufragato però, sembra di capire, dopo le dichiarazioni di Michele Fontefrancesco, segretario cittadino del Pd: “chiederei a Fontefrancesco – ha spiegato Cassano di informarsi sulle vicende del suo Pd. Ci è stato chiesto di non lasciare gli altri Comuni da soli nel reintegro dei lavoratori, ma voglio sottolineare che dei 7 dipendenti da reintegrare, 5 saranno assunti dal Comune valenzano, uno dovrebbe essere assunto da San Salvatore, il settimo lo collocheremmo in un ente idoneo con suddivisione delle quote dello stipendio tra i soci. Questa sarebbe la logica”.
Cassano in sostanza non accetta pungoli o critiche dal Pd, ritenuto tra i principali attori della situazione in cui è precipitato il Ciss. Una vicenda definita drammatica anche alla luce dello scenario in cui si colloca. E qui Cassano affonda il coltello: “dovete sapere che il Cisa di Tortona, che segue 63mila persone, ha come personale dipendente 23 unità (nell’anno 2013) per una spesa di personale di 1 milione e 40 mila euro. Il Cissaca di Alessandria ha 51 unità su 128 mila abitanti per 2 milioni e 105 mila euro di spese personale. Il Ciss di Valenza, invece, seguiva 29 mila abitanti e aveva 34 unità, per una spesa complessiva di 1 milione 423 mila euro, più 120 mila euro del direttore. Avevamo 23 ‘categorie d (suddivisa in d4-d5)’ quando noi in Comune non abbiamo un solo d5. Si collabori finché si vuole, però si tenga presente che delle 34 unità 24 le abbiamo reinternalizzate all’Asl. Adesso ci chiedono di dare una mano ai piccoli Comuni. Rendiamoci conto – spiega battendo i pugni sul tavolo Cassano – che il Ciss di Valenza aveva più spese e più personale del Cisa di Tortona, con la metà di abitanti serviti. Non è facile far rientrare il dentifricio nel tubetto ed è questo che ci chiedono. Sappiano che è impossibile”.
Ma il Ciss non è l’unico sassolino nella scarpa del sindaco di Valenza. Dalle vulcaniche dichiarazioni non rimangono fuori le polemiche collegate alle nomine dei dirigenti. Anche qui l’attacco al centrosinistra è diretto: “hanno messo in dubbio l’assunzione del nuovo ragioniere capo. La differenza è che noi non siamo andati a cercare un ragioniere capo che venisse dai colli monferrini ma abbiamo preso il numero uno della provincia. Un pilota di alta quota.” Secondo Cassano un approccio ben differente da quello adottato dall’avversa parte politica a suo tempo: “quando fu assunto il dirigente del secondo settore – ha puntualizzato il primo cittadino – deputato agli uffici cultura e politiche giovanili (Ferruccio Quaroni ndr), si scelse un esponente storico della sinistra di Vigevano. Lo presero dando mandato a una società esterna, corrispondendo una somma pari a 24 mila 408 euro. Il dirigente, appena arrivato, ebbe la bella trovata di affidare tutte le attività rivolte ai giovani al centro psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti di Piacenza, gestito dal dottor Daniele Novara, per carità, ottimo professionista. Costui però, dal 2001 al 2009, è costato all’amministrazione Valenzana 400 mila euro. Ma non finisce qui perché il dottor Novara, sul quale non ho nulla da dire ma forse si poteva trovare anche uno psicopedagogo in loco, ebbene costui, per avviare un progetto sulla creatività motoria dei bambini, coinvolse una società tedesca. In quell’occasione, per alcuni giorni di permanenza, vennero spesi 52.486 euro, comprensivi anche di alberghi, trasferimenti, ristoranti“. Cassano rimarca come non volesse “arrivare a tanto” e come purtroppo sia stato “costretto a tirar tutto fuori. Questi 500 mila euro sono soldi dei cittadini dei valenzani – ha concluso“. Una chiusura con l’affondo finale: “ci sono persone incaute che devono rendersi conto di quanto hanno fatto. Se hanno fatto delle cose che non andavano bene e vengono ad attaccare noi la mia preoccupazione è che se dovessero tornare la loro recidiva è garantita“. Una conclusione che però, se queste erano le intenzioni di Cassano, non chiude le polemiche, anzi.
Il professor Novara, raggiunto da Radio Gold News ha infatti ribattutto al sindaco: “ovviamente replico che le cifre contestate sono molto fantasiose, sarei stato contento di riceverle come qualsiasi italiano che vince la lotteria, ma non hanno a che fare con quanto abbiamo fatto e con i nostri compensi. Noi abbiamo lavorato con molto soddisfacimento dei cittadini, abbiamo prestato un servizio molto utile e oggi c’è molto rimpianto tant’è che molti genitori di Valenza mi telefonano o vengono a trovarmi nello studio di Piacenza. Una delle prime decisioni assunte da questa giunta fu la chiusura del centro a favore dei bambini. Il sindaco farebbe meglio a controllare meglio a quali spese si sta riferendo. E’ una cifra fuori misura. A memoria posso dire che il mio servizio costava pochissimo al Comune, dai 10 ai 15 mila euro all’anno, poi poteva esserci qualcos’altro sempre nel campo educativo-pedagogico, ma c’è della confusione nel dato fornito dal sindaco. Occorre controllare bene e avere dei dati precisi. Noi siamo una Onlus e c’è da fare attenzione perché ne va del discredito di un’organizzazione come la nostra che lavora da sempre a favore dei bambini e delle famiglie“. Il professor Novara per il momento non intende rivalersi con il sindaco: “voglio troppo bene a Valenza per fare qualcosa che possa danneggiare anche chi mi ha mandato via, non è nel mio stile. Penso, viceversa, che i cittadini dovrebbero imporre sull’educazione una maggiore attenzione in modo tale che l’amministrazione possa ritornare sui temi della pedagogia. Un lavoro che allora portò la città al centro dell’attenzione nazionale. Il problema è dei cittadini di Valenza perché l’uscita dalla crisi passa anche attraverso la buona educazione dei figli. Non si può pensare che la ripresa economica sia solo una questione finanziaria. Mi auguro di avere dal sindaco, non dico le scuse, ma almeno un chiarimento. La sua dichiarazione è quantomeno azzardata.
Chiarimento o meno il sindaco per ora ha garantito che ‘nei prossimi mesi arriveranno delle bombe atomiche‘, verosimilmente sganciate ancora contro il centrosinistra. Quest’ultimo però non rimane impassibile visto che lo stesso Michele Fontefrancesco, il segretario cittadino del Pd, chiamato in causa proprio dal sindaco, ha replicato così alle nuove polemiche: “per quanto riguarda il Ciss avevo chiesto ascolto per il territorio e avevo anche apprezzato i tentativi del sindaco di collaborare. Avevo denunciato però il comportamento autoritario e decisionista utilizzato anche in passato. Le parole urlate di questo giovedì confermano questo modo di operare, ben poco istituzionale”. Fontefrancesco è anche intervenuto sulla questione dirigenti e sull’atteggiamento del centrosinistra rispetto alla nomina di Ferruccio Quaroni: “sul passato prima di tutto mi dispiaccio per le parole, al limite dell’offesa, rispetto all’operato di un dirigente come Quaroni. Fino alla scorsa amministrazione Valenza ha investito per fare della città un luogo di cultura e creatività. La sostituzione  di consulenze di esperti, fatta in passato, con le attuali luccicanti parate di Ferrari non sta portando da nessuna parte. Non mi spiego questi attacchi frontali. Abbiamo voglia di dialogare e abbiamo voglia di fare di Valenza il centro zona del proprio distretto”.

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