Autore Redazione
sabato
1 Febbraio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Il Consiglio approva l’ipotesi di bilancio tra le proteste di un gruppo di cittadini

Il Consiglio approva l’ipotesi di bilancio tra le proteste di un gruppo di cittadini

AGGIORNAMENTO: L’ultima parola adesso spetta al Ministero. I 18 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza presenti in Consiglio Comunale hanno dato ‘il via libera’ alle ipotesi di bilancio dell’amministrazione. Astenuto il Movimento 5 Stelle, i consiglieri del Gruppo Pdl, Lega Nord, Udc, Federazione della sinistra e Gheoghe Raica del Gruppo Misto hanno invece bocciato i documenti contabili. Otto voti contrari che non sono bastati a sbarrare la strada delle ipotesi di bilancio, ora pronte a partire alla volta di Roma per finire sotto la lente di ingrandimento del Ministero. Ad aprire il lungo dibattito di questo sabato anche la protesta di alcuni cittadini. Dalla balconata della sala consiliare alcune delle ex cuoche precarie hanno mostrato espliciti cartelli. “Vergogna”, “assassini” “sindaco, assessori, dirigenti quanto costate voi?” recitavano gli striscioni mostrati dalle 5 ex cuoche precarie. “Siamo senza lavoro da mesi e adesso rischiamo di perdere la casa” hanno chiosato dalla balconata prima di ripiegare gli striscioni, su sollecitazione del Presidente del Consiglio, Enrico Mazzoni. Spariti i cartelloni delle ex cuoche precarie, rimaste poi ad assistere alla seduta del Consiglio, poco più in là, sempre sulla balconata, un altro gruppo di cittadini ha indossato cappellini di carta e tute da imbianchini. Alcuni con in mano un pennello, altri un paio di slip neri hanno chiosato “Non diteci che state lavorando“.

Il Consiglio approva l'ipotesi di bilancio tra le proteste di un gruppo di cittadini

NOTIZIA: Dopo il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti e ‘l’ok’ della Commissione Bilancio, questo sabato mattina tocca al Consiglio Comunale di Alessandria votare l’ultima ipotesi di bilancio dell’amministrazione comunale del capoluogo. I documenti contabili venerdì hanno convinto i 4 membri di maggioranza della Commissione: Mariarosa Procopio, Nicola Savi, Diego Malagrino e Fabio Camillo. Astenuto, invece, Domenico Di Filippo del Movimento 5 stelle. Il parere favorevole dei revisori non è invece stata una “garanzia sufficiente” per Giovanni Barosini dell’Udc ed Emanuele Locci del Gruppo Pdl. “Anche le altre volte i revisori avevano dato parere favorevole e poi il Ministero ci ha rispedito indietro tutto” ha però chiosato Locci. L’amministrazione comunale, come rimarcato dal sindaco Rita Rossa, è però quantomai convinta della correttezza dei documenti. “I sacrifici fatti dagli alessandrini e le scelte impopolari della Giunta ci hanno permesso di raggiungere il pareggio e svalutare completamente anche i 32 milioni di euro di insinuazione nella massa passiva nell’esercizio 2013” ha ribadito venerdì il primo cittadino. “Questo è un bilancio che ha messo a dura prova la città, come dimostra anche il calo di consensi nei miei confronti” ha chiosato Rita Rossa. L’amministrazione, ha aggiunto, avrebbe però scelto di mettere un freno al trend in uso a Palazzo Rosso “di spendere più di quello che si incassava”. La prova della “rigorosa e necessaria politica dei tagli” è racchiusa nei numeri illustrati venerdì dal primo cittadino ai membri della Commissione bilancio. Dalle spese del personale, scese a 24,2 milioni di euro rispetto ai 29,6 del 2011, ai 10,2 milioni di euro tagliati per le prestazioni di servizio (passate da 51,2 milioni di euro del 2011 ai 41 del 2013). Un percorso di risanamento, ha aggiunto Rita Rossa, che non ha schivato neppure sindaco e Giunta. Le indennità sono fatti passate dai 501.700 euro del 2011 ai 204,2 del 2013 e proprio recentemente la Giunta avrebbe deciso di rinunciare all’aumento del 3% scattato in automatico per legge. Sforbiciata anche sulle indennità dei consiglieri, nel 2013 pari a circa 95.000 euro rispetto ai 308.000 del 2011. Nei tagli, anche l’economia fatta per risparmiare su bollette di luce e telefono e l’azzeramento del servizio mensa dei dipendenti. Ridotti praticamente all’osso, poi, i fondi per manifestazioni (10.000 euro rispetto ai 429.000 euro stanziati nel 2011) e per le consulenze esterne (10.500 euro contro i 342.600 del 2011). Una politica di tagli, che aggiunta al rincaro di tasse e tariffe, avrebbe cominciato a rimpinguare anche il fondo dell’Osl. La massa attiva, destinata ai creditori di Palazzo Rosso, dalla precedente ipotesi di bilancio approvata lo scorso 15 ottobre sarebbe infatti aumentata da circa 570.000 euro a 5.231.541,74 euro. “Certo la strada da fare è ancora tanta, ma il percorso tracciato è quello corretto” ha concluso il sindaco. I numeri però, continuano a non convincere l’opposizione che venerdì anche ha rimarcato anche il poco tempo avuto a disposizione per studiarli e analizzarli, a causa dell’invio ad alcuni consiglieri di un dischetto “bianco”, perché non correttamente masterizzato. “Un inconveniente che non ha risparmiato neppure alcuni consiglieri di maggioranza” ha replicato a Emanuele Locci il Capogruppo del Pd, Giorgio Abonante. Il dibattito sull’ipotesi di bilancio, comunque, non è concluso. Dopo il via libera dei revisori e della Commissione Bilancio, oggi tocca all’intero Consiglio Comunale esprimersi sui documenti contabili.

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