Autore Redazione
mercoledì
18 Luglio 2018
07:00
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Politica - Novi Ligure

Italcementi rassicura i sindacati sullo stabilimento di Arquata

Ricollocati tre dei quattro lavoratori dell'area commerciale a rischio. Lunedì le parti sociali proporranno in assemblea ai dipendenti il ritiro dello stato di agitazione
Italcementi rassicura i sindacati sullo stabilimento di Arquata

ARQUATA SCRIVIA – Confronto proficuo martedì pomeriggio in Prefettura tra i sindacati e Italcementi, la società proprietaria dello stabilimento ex Cementir di Arquata Scrivia, finita nel mirino di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil dopo l’avvio di quattro procedure di mobilità per altrettanti impiegati commerciali. Nella prossima assemblea con i lavoratori, le parti sociali proporranno il ritiro dello stato di agitazione visto che tre dei quattro dipendenti a rischio sono stati ricollocati in altri stabilimenti del gruppo e anche col quarto dipendente c’è la volontà di arrivare a un accordo dopo l’estate.

Alla presenza del Prefetto Romilda Tafuri, del presidente della Provincia Gianfranco Baldi, del sindaco di Arquata e di Cociv. I vertici della azienda hanno rassicurato le parti sociali sul mantenimento della sede di Arquata, secondo i sindacati in bilico dopo l’annunciato riassetto del network industriale e vista la presenza di un impianto simile a Novi Ligure. Qualsiasi nuova decisione in merito, ha sottolineato l’azienda, sarà presa non prima di un nuovo faccia a faccia con i sindacati e le istituzioni del territorio.

“Un faccia a faccia positivo” ha sottolineato a Radio Gold il segretario regionale della Fillea Cgil Massimo Cogliandro Italcementi ha riconosciuto l’importanza e la specificità di questo tavolo. Ai vertici dell’azienda abbiamo ricordato tutti i passaggi istituzionali svolti lo scorso anno con Cementir, i loro predecessori, per la salvaguardia dei posti di lavoro. Alla fine è stata una lunga discussione ma siamo contenti che tutte le istituzioni erano al nostro fianco, compresi i parlamentari di maggioranza e opposizione. In ogni caso restiamo con le antenne dritte”.

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