Autore Redazione
martedì
25 Febbraio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Il Ministero riconosce ‘la validità’ dei provvedimenti adottati per la dissestata Alessandria[DOCUMENTO]

Il Ministero riconosce ‘la validità’ dei provvedimenti adottati per la dissestata Alessandria[DOCUMENTO]

Il viaggio per archiviare del tutto il capitolo dissesto è “ancora lungo“. Il Comune di Alessandria, però, non è più un sorvegliato speciale del Ministero. La Prefettura di Alessandria ha infatti trasmesso a Palazzo Rosso il decreto ministeriale di approvazione delle ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Dopo il parere favorevole della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali, il Ministero dell’Interno ha riconosciuto “la validità” dei provvedimenti adottati dal Comune. Strumenti in grado di assicurare una “stabile gestione” e un equilibrio finanziario, purchè legati all’adozione al alcuni provvedimenti “da ritenersi indispensabili“. In circa 15 pagine, il Ministero dell’Interno ha infatti messo nero su bianco anche una serie di prescrizioni. “Semplici raccomandazioni del buon padre di famiglia” ha puntualizzato il primo cittadino di Alessandria, “onde evitare eventuali strumentalizzazioni“. Tra le prescrizioni, il Ministero ha ad esempio ricordato a Palazzo Rosso il divieto di aumentare la dotazione organica dell’Ente e l’obbligo di mantenere, fino al 2018, tasse e tariffe, al massimo previsto dalla legge. Il decreto del Ministero dell’Interno , ha spiegato il sindaco Rita Rossa, ha chiuso “la fase” iniziata con la nota arrivata a Palazzo Rosso il 28 giugno 2012, con cui la Prefettura concedeva un termine massimo di 20 giorni per deliberare il dissesto dell’Ente, pena lo scioglimento del neo eletto Consiglio Comunale. Una comunicazione frutto della deliberazione del 12 giugno della Corte Conti, arrivata dopo “8 mesi di perdurante inadempimento” dell’amministrazione guidata da Piercarlo Fabbio, sorda rispetto ai correttivi di bilancio più volte sollecitati dall’organo di controllo torinese. Costretta a dichiarare il dissesto, ha rimarcato il primo cittadino, l’attuale amministrazione e la maggioranza hanno passato un anno e mezzo a dialogare con Roma cercando “una sincronizzazione con il Ministero” ha spiegato il Ragioniere capo di Palazzo Rosso, Antonello Zaccone. “Anziché continuare a buttare la palla avanti come se nulla fosse e presentare ricorsi al Tar“, ha chiosato il sindaco Rossa, l’amministrazione ha risposto al Ministero “riducendo le spese dell’Ente, a partire dai costi della politica“. Un percorso passato anche “da scelte difficili e impopolari”, ma portato avanti “senza licenziare nessuno” ha rimarcato il primo cittadino, sottolineando al contempo la complicata situazione dei 15 dipendenti del Tra “gli unici a non avere più canali dal prossimo 31 marzo“. Lavoratori, ha aggiunto, “finiti in cassa integrazione prima della nostra elezione” e che oggi scontano anche “il disinteresse” degli altri soci del Tra.

L’approvazione delle ipotesi di bilancio da parte del Ministero ha del resto permesso di chiudere la partita ‘contabile’, ma non di risolvere i problemi “di cassa” di Palazzo Rosso. Il lavoro, quindi, continua anche perché Alessandria uscirà dal dissesto solo quando avrà pagato tutti i creditori. Convinta che l’impegno dei parlamentari alessandrini porterà i suoi frutti e che il Governo consentirà anche ai Comuni ‘dissestati’ di accendere mutui, Rita Rossa punta a chiudere “la partita debitoria” con i fornitori entro la fine della consiliatura. Contemporaneamente l’amministrazione cercherà di portare “a una sintesi” il progetto di rilancio della città. Un percorso, ha spiegato il primo cittadino, già iniziato assicurando ad Amag “una governance stabile” in vista dell’importante appuntamento della gara del gas e che proseguirà con il “dialogo con Asti e con Torino” per portare a compimento il progetto relativo alla filiera dei rifiuti. Pronta a sburocratizzare l’Ente, introducendo a Palazzo Rosso l’anagrafe digitale, l’amministrazione continua intanto “a riflettere” sull’assetto urbano di Alessandria. Intenzionata ad ammodernare e riqualificare la città, piuttosto che a pensare “a una espansione al di là dei fiumi“, il sindaco, ha spiegato, è impegnata anche a reperire risorse per risolvere il problema delle strade ‘colabrodo’. Palazzo Rosso ha già destinato 50 mila euro per l’asfaltatura delle strade cittadine, ha ricordato, e sta attendendo migliori condizioni meteorologiche per portare avanti i lavori. Per rimpianguare gli scarsi fondi a disposizione, l’amministrazione destinerà all’asfaltatura delle strade anche un quarto degli introiti frutto delle contravvenzioni per violazione del codice della strada. “L’equilibrio di bilancio è una tappa positiva di un viaggio che continua – ha concluso il primo cittadino – Un viaggio che ci porterà a fare ancora scelte impopolari. Noi non faremo assunzioni, chiudendo il canale più importante per ottenere consensi politici. L’obiettivo finale di questo viaggio è però il futuro della città e non possiamo anteporvi i nostri interessi personali”.

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