Autore Redazione
martedì
24 Luglio 2018
20:02
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Politica - Alessandria

Rimborsopoli in Piemonte: Riccardo Molinari condannato in Appello

In primo grado l'esponente della Lega era stato assolto. "Sono amareggiato e arrabbiato" ha detto l'onorevole "so di essere una persona onesta e corretta"
Rimborsopoli in Piemonte: Riccardo Molinari condannato in Appello

AGGIORNAMENTO ORE 21.35: così l’onorevole Riccardo Molinari ha commentato su Radio Gold la sentenza di condanna in Appello a 11 mesi per peculato nel processo Rimborsopoli.

“Si tratta di una sentenza sorprendente, pensando poi che per il peculato 11 mesi sono pochi. In ogni caso nel processo di Appello non sono stati dimostrati fatti nuovi, i documenti erano gli stessi che in primo grado avevano portato a un’assoluzione piena, con una sentenza che aveva dato atto dei miei comportamenti virtuosi, come la rinuncia all’auto blu, al pagamento del Telepass e delle ricariche telefoniche con i soldi del gruppo. Sono molto curioso di leggere le motivazioni della sentenza e poi immagino che ricorreremo in Cassazione. So di essere una persona onesta e corretta e difenderò le mie ragioni nel terzo grado. La mia è stata la condanna più bassa tra tutte quelle dei consiglieri regionali del centrodestra, dopo che quelli di centro sinistra erano stati archiviati. Ma questo non mi rincuora affatto, sono amareggiato e arrabbiato“.

PIEMONTE – C’è anche l’alessandrino Riccardo Molinari tra gli esponenti politici condannati al termine del processo d’Appello della cosiddetta Rimborsopoli in Regione. L’ex consigliere regionale della Lega Nord era stato assolto in primo grado. La sentenza di questo martedì, invece, ha comminato all’attuale capogruppo del Carroccio alla Camera dei Deputati una pena di 11 mesi. Come ha riferito l’Ansa, Molinari è stato riconosciuto colpevole del peculato di 1.158 euro. Per lui la Corte ha anche disposto l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, sospendendola per 12 mesi.

La Corte d’Appello ha poi confermato la condanna per un altro politico alessandrino, Michele Formagnana, riducendo la pena da 2 anni e 8 mesi a 1 anno e 8 mesi.

Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha definito questa sentenza “una pesante scure su chi ha velleità di governo del Piemonte. La condanna per peculato verso tutti e 25 gli ex consiglieri regionali travolti dallo scandalo delle spese pazze pagate con il budget a disposizione dei gruppi consiliari non dovrà essere dimenticata. Già alle prese con crisi aziendali e di lavoro, i piemontesi dovranno ricordarsi di chi ha messo le mani nello loro tasche per un tornaconto personale. Il prossimo anno avranno la possibilità di fare una scelta di campo precisa, ricordando bene questa sentenza”. 

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