Autore Redazione
lunedì
17 Marzo 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Dai piccoli paesi un nuovo modo di fare politica?

Dai piccoli paesi un nuovo modo di fare politica?

Quasi 150 comuni in provincia di Alessandria andranno al voto il prossimo 25 maggio: un importante appuntamento in cui nuovi e vecchi strumenti di democrazia sono stati messi alla prova per la selezione dei candidati futuri primi cittadini. Se nei centri-zona di Casale M.to, Tortona ed Novi Ligure sono state le primarie al centro del dibattito, nei piccoli comuni si stanno sperimentando nuovi strumenti per superare vecchie e nuove contrapposizioni.
Assemblee aperte, indette dai gruppi consigliari in carica o dalle associazioni locali, stanno diventando i momenti principali di confronto mirati a riaggregare le diverse realtà delle comunità più piccole in progetti di liste unitarie. In particolare, un ruolo prominente stanno avendo le associazione di volontariato, viste sempre più come attori della politica del territorio, a cui è chiesto di ‘scendere in campo’.
Un esempio pregnante è quello di Lu, paese monferrino di poco più di mille abitanti ma centro particolarmente attivo nel mondo del terzo settore. Per superare le divisioni interne al paese e valorizzare le attività del volontariato, la maggioranza uscente lo scorso venerdì ha indetto una pubblica riunione in cui ha chiesto alle associazioni di volontariato di esprimere persone nuove, formate, pronte ad impegnarsi per il paese, disponibili a formare una lista unica. Gli attuali amministratori hanno accettato di fare un passo indietro, lasciando spazio a questa nuova generazione di amministratori.
“Il dato interessante da notare è come il volontariato stia diventando un involontario soggetto politico di riferimento per le comunità come Lu – commenta Michele Fontefrancesco, attivo attore del terzo settore luese partecipe all’assemblea. “Nello specifico, la proposta può rappresentare un punto di svolta, nella misura in cui si manterranno le promesse fatte pubblicamente: le associazioni si stanno muovendo in buona fede. Si spera che questa non venga tradita.”
In un momento storico in cui è sempre più forte la domanda per una ‘nuova’ democrazia nel Paese, i casi come quello luese suggeriscono un possibile nuovo volto della politica: un terzo settore sviluppatosi come disimpegno dalla politica dei partiti di massa a partire dagli anni Novanta, nel mondo dei partiti leggeri sembra essere sempre più titolato ad essere soggetto politico. Che sia questa la realtà della politica del nuovo decennio?

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