Autore Redazione
lunedì
24 Marzo 2014
00:00
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Politica - Alessandria

I nuovi tagli ai trasporti ‘congelati’ fino al prossimo confronto in Prefettura del 7 aprile

I nuovi tagli ai trasporti ‘congelati’ fino al prossimo confronto in Prefettura del 7 aprile

AGGIORNAMENTO: I nuovi tagli al trasporto pubblico locale, pronti a scattare già la scorsa settimana, rimarranno congelati fino al prossimo 7 aprile. In quella data, la Provincia, le aziende del Consorzio Scat e i sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Silt torneranno ad incontrarsi in Prefettura per cercare una soluzione, si spera convisa. Durante l’incontro di lunedì, ha spiegato Giuseppe Santomauro di Filt Cgil, non sono infatti arrivate risposte immediate in merito alle richieste avanzate dalle parti sociali. Vista l’assenza del Dirigente di Palazzo Ghilini che ha predisposto il piano di riorganizzazione, ha spiegato il sindacalista, il vicepresidente della Provincia Gianfranco Comaschi si è impegnato a congelare la situazione in attesa di entrare nel dettaglio del documento con i sindacati e l’azienze, prima del nuovo incontro al tavolo del Prefetto.

NOTIZIA:Il piano di riorganizzazione del trasporto pubblico locale questo lunedì arriva in Prefettura. Al tavolo si siederanno la Provincia e il consorzio Scat, convocati dopo la richiesta di incontro urgente sollecitata dai sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Silt. Al centro della discussione i nuovi tagli decisi da Palazzo Ghilini. Una riorganizzazione pronta a scattare già la scorsa settimana, ma poi congelata in attesa del confronto in Prefettura. Tagli “inevitabili”, secondo il vicepresidente della Provincia, Gianfranco Comaschi, che per quanto pesanti “non dovrebbero portare al collasso del sistema”. Dopo aver ottenuto la garanzia del trasferimento di circa 950.000 euro per l’area debole da parte della Regione, secondo il vicepresidente Comaschi sarà ora molto difficile ottenere altre somme da Torino per il trasporto pubblico locale. “La Provincia è disponibile a fare dei piccoli correttivi al piano di riorganizzazione – ha aggiunto – Dalla Regione non ho avuto però garanzie su somme ulteriori e, visto lo scenario politico, mi sembra impensabile ottenere oltre. Anche noi siamo a scadenza di mandato e credo sia irresponsabile non affrontare i problemi e far svolgere un servizio che nessuno domani sarà in grado di pagare”. I nuovi tagli, predisposti con il dovuto anticipo, secondo il vicepresidente creeranno “difficoltà ragionevoli”, a differenza di sforbiciate attuate all’ultimo minuto, che potrebbero al contrario mandare il sistema al collasso. Di parere opposto, invece, i sindacati, convinti che questa ennesima riorganizzazione azzererà il servizio. “La Provincia parla di un taglio di 375.000 km – ha spiegato Giuseppe Santomauro della Segreteria Filt Cgil – Secondo noi, invece la sforbiciata inciderà per per più di 500.000 km. Palazzo Ghilini ha previsto di ripianare la differenza di 150.000 Km con gli aumenti tariffari che le aziende avrebbero dovuto introitare lo scorso anno. Peccato, però, che il Cit Novi non abbia queste somme”. I sindacati, ha aggiunto Santomauro, vogliono inoltre vederci chiaro sull’utilizzo dei 950.000 euro per l’area debole. “Anziché distribuire il contributo sulle aree montano collinare aumentandone il compenso chilometrico, la Provincia ha proposto di ridurre da 1,53 euro a 1,43 il contributo per ogni km in pianura, portando quello montano e collinare ad 1,60 euro al km. Questa operazione rende però impossibile l’utilizzo di tutte le somme destinate alle aree deboli e legittima le Aziende a peggiorare le condizione complessive dei turni di lavoro degli autisti”. Una prospettiva su cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Silt hanno già annunciato battaglia.

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