Autore Redazione
giovedì
20 Settembre 2018
06:08
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Politica - Alessandria

Comune su mense: “Ribasso rette dal prossimo anno, a partire dai nidi”

L'annuncio dell'assessore ai Servizi Educativi Straneo nell'ultima Commissione Cultura e Istruzione. Confermato l'inizio del servizio di refezione il 24 settembre.
Comune su mense: “Ribasso rette dal prossimo anno, a partire dai nidi”

ALESSANDRIA – Rette delle mense meno care. Questa la volontà dell’assessore ai Servizi Educativi del Comune di Alessandria Silvia Straneo espressa durante l’ultima Commissione Cultura e Istruzione. Un ribasso che, per legge, si attuerà nel prossimo anno scolastico 2019/2020. L’idea c’è ma occorre innanzitutto rispettare la legge che impone un tasso di copertura del 36% che gli utenti devono necessariamente versare. Il Comune deve ancora stimare questo ribasso, anche alla luce del numero degli iscritti, da valutare non prima di un mese”.

L’assessore Straneo punta a limare anche le tariffe degli asili nido comunali. Un intervento sacrosanto ha sottolineato a Radio Gold “se vogliamo aiutare le famiglie e incrementare il numero dei bambini nelle nostre strutture. Per questo occorrono delle valutazioni. Ci sono degli equilibri di bilancio da rispettare. Entro i primi giorni di novembre arriveremo a una conclusione”.

Proprio riguardo la fascia di età da 0 a 6 anni il Comune di Alessandria ha avviato una collaborazione triennale con l’Università del Piemonte Orientale: sociologi e ricercatori valuteranno le nuove dinamiche famigliari per poter capire i bisogni organizzare il sistema in un modo migliore.

L’esponente della Giunta Cuttica ha poi risposto alla richiesta del Movimento 5 Stelle se, in questo anno scolastico, sarà eventualmente possibile abbassare il costo dei buoni pasto: “Vedremo, nel caso sarà a partire da gennaio 2019. Di sicuro, il costo dei buoni pasto non sarà aumentato”.

L’assessore ha poi confermato l’inizio del servizio mensa previsto il prossimo lunedì 24 settembre: “L’atto di attribuzione definitiva per il centro cottura, inoltre, è ormai cosa fatta” ha detto l’assessore. “Il personale Ata è stato formato nell’uso dei tablet, consegnati a ogni istituto, utili per comunicare in tempo reale alla Cooperativa Solidarietà e Lavoro il numero di alunni presenti e regolare così la distribuzione dei pasti. Lo stop alle iscrizioni nelle giornate di giovedì e venerdì è dovuto al cambio dell’applicativo del sistema informatico. Serve quindi un controllo accurato sulle adesioni. Le iscrizioni riprenderanno da lunedì 24 settembre”. Per il momento, ha aggiunto Straneo, si sono iscritte circa 2300 famiglie ma, rispetto allo scorso anno, occorre tener conto che le operazioni sono iniziate in ritardo.

A ogni famiglia iscritta sarà inviato un sms con l’importo da versare. Fino a dicembre si potrà pagare solo attraverso Mav: Dal 2019 sarà possibile utilizzare il nuovo sistema PagoPa, anche attraverso smartphone”. Due i punti di pagamento Pos installati in città: uno negli uffici di via San Giovanni Bosco dove sarà possibile versare sia il costo della retta che quello dei buoni pasto, l’altro all’Urp, in piazza della Libertà, dove per il momento si potranno pagare solo i buoni pasto ma, “ci stiamo attrezzando per allestire anche la possibilità di versare la tariffa” ha detto l’esponente della Giunta Cuttica.

“Occorre pensare anche a progetti di educazione alimentare per i bambini” ha sottolineato il consigliere del Partito Democratico Giorgio Abonante. “Cooperativa Solidarietà e Lavoro garantisce in questo senso la sua collaborazione, come prevedeva il bando” ha risposto l’assessore.

Capitolo lavoratori: “Quasi tutte le assunzioni sono andate a buon fine ha aggiunto Straneo “a partire da quelle del centro cottura. Mi risulta siano stati mantenuti degli inquadramenti più favorevoli del previsto. Ad esempio in alcuni casi chi aveva un contratto part time ha ottenuto lo stesso orario precedente. Mi riferisco anche al mantenimento della qualifica”. 

Uno scenario smentito dalle parti sociali: I contratti firmati dalle dipendenti sono quasi tutti peggiorativi ha ribattuto a Radio Gold Fabio Favola, segretario Filcams Cgil “sono stati abbassati gli inquadramenti. C’è chi ha mantenuto la qualifica? Almeno quello, se si parla delle scodellatrici ad esempio, quella è la qualifica più bassa, non si sarebbe potuto andare oltre. Confermiamo la nostra volontà a proseguire la nostra battaglia dal punto di vista legale. Avremo numeri più precisi su quanti dipendenti hanno firmato i nuovi contratti a partire dalla prossima settimana, quando affronteremo in Regione la procedura di licenziamento collettivo con le aziende precedenti”.

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