Autore Redazione
giovedì
15 Maggio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Occupazione Atc: sei ore di presidio per reclamare il diritto alla casa

Occupazione Atc: sei ore di presidio per reclamare il diritto alla casa

AGGIORNAMENTO ORE 17.57: Le donne, che questo giovedì mattina hanno occupato gli uffici dell’Atc reclamando una casa, hanno interrotto la protesta nel tardo pomeriggio. Le agguerrite manifestanti sono state convinte dal presidente del Cissaca, Mauro Buzzi, affiancato dalla direttrice Laura Mussano e Marina Fasciolo, sempre del Cissaca, a lasciare il presidio iniziato negli uffici dell’agenzia, poi terminato nel cortile. Si tratta però solo di una tregua perché venerdì mattina le manifestanti saranno ricevute dal presidente dell’Atc, Piervittorio Ciccaglioni, in attesa di risposte. 

AGGIORNAMENTO ORE 17.10: Non vogliamo essere denunciate per un nostro diritto”. Così le quattro donne sono uscite dagli uffici ma resteranno accampate nel cortile.

AGGIORNAMENTO ORE 16.40: In questo momento il presidente del Cissaca Mauro buzzi e’ l’unico autorizzato dalle forze dell’ordine a trattare con le quattro donne rimaste a presidiare lo sportello ATC.

Occupazione Atc: sei ore di presidio per reclamare il diritto alla casa

AGGIORNAMENTO ORE 15.11: Anche l’assessore alle Politiche Sociali, Mauro Cattaneo, negli uffici Atc per ascoltare le donne che hanno occupato i locali reclamando una casa. Insieme a lui anche il Presidente del Cissaca, Mauro Buzzi.

AGGIORNAMENTO ORE 13.20: Da mesi in attesa di poter entrare negli alloggi assegnati alle loro famiglie alla fine dello scorso anno, le sette donne che questo giovedì hanno occupato la sede dell’Atc di Alessandria sono determinate a portare avanti a oltranza la protesta. Nella sede dell’Agenzia Territoriale per la casa sono intanto arrivati in quesi minuti anche il presidente del Cissaca, Mauro Buzzi e Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto.

AGGIORNAMENTO ORE 12.30:  Mentre prosegue l’occupazione pacifica della sede dell’Atc di Alessandria da parte delle sette donne marocchine, da mesi in attesa di entrare negli alloggi assegnati alle loro famiglie, ai microfoni di Radio Gold News è intervenuto il Presidente dell’Agenzia Territoriale per la casa, Pier Vittorio Ciccaglioni: “Ho seguito sempre da vicino la vicenda di queste famiglie. Purtroppo, però, l’Atc oggi fa i conti con circa 100 occupazioni abusive. Purtroppo noi non possiamo fare nulla. Con la stessa educazione e senso civico che stanno dimostrando anche nella protesta di oggi,  queste famiglie dovrebbero ora rivolgersi alle Istituzioni. L’Atc non ha più alloggi per famiglie piuttosto numerose. Per legge non possiamo fare stare 5 o 6 persone in una casa di 40 metri quadri. E’ necessario cominciare ad affrontare il problema delle occupazioni  abusive con un’altra ottica per poter dare una risposta a queste famiglie in emergenza abitativa e da mesi, in alcuni casi da anni, in attesa di un alloggio”.  

Occupazione Atc: sei ore di presidio per reclamare il diritto alla casa

NOTIZIA: Dopo mesi di attesa e di richieste cadute nel vuoto per ottenere un alloggio, un gruppo di donne questo giovedì mattina ha deciso di occupare la sede dell’Atc di Alessandria. Sette persone, accompagnate dai loro figli,  si sono presentate nella sede dell’Agenzia territoriale per la casa, determinate a ottenere l’alloggio, assegnato mesi fa. “Ci è stato detto che le case sono state occupate abusivamente e che dobbiamo aspettare – ha spiegato una delle donne, Fatima, ai microfoni di Radio Gold News – Sono però 6 mesi che attendiamo e ora non ce la facciamo più. Continuiamo a essere rimpallate tra Atc e Comune. Dal Comune ci hanno detto che loro non possono fare nulla, l’Atc ci dice che c’è bisogno di un intervento della Forza pubblica per liberare gli alloggi occupati. Visto che tra le famiglie abusive ci sono dei bambini, il Prefetto però, sembra non possa fare nulla”. Anche le sette donne che questo giovedì hanno occupato la sede dell’Atc hanno però figli piccoli e la stessa Fatima è incinta. “Devo partorire a giorni e anche le altre famiglie hanno bimbi. I nostri figli sembrano però invisibili. Ecco perché oggi siamo venute qui, per farglieli vedere”. Fatima, ha spiegato ancora a Radio Gold News, ha trascorso questi mesi di attesa ospite di alcuni conoscenti. “La situazione ora è diventata insostenibile. Rimarremo qui a fare compagnia all’Atc, finchè non ci daranno l’alloggio che ci spetta

Occupazione Atc: sei ore di presidio per reclamare il diritto alla casa

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