Autore Redazione
venerdì
16 Maggio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Quattro esposti del Movimento 5 Stelle sulla vicenda Aral-discarica di Spinetta

Quattro esposti del Movimento 5 Stelle sulla vicenda Aral-discarica di Spinetta

Non arriverà sui banchi dei consiglieri comunali di Alessandria, non nella seduta di questo venerdì. La relazione della Commissione di controllo di Palazzo Rosso incentrata sulla spinosa vicenda Aral-discarica di Spinetta Marengo da ieri è però sul tavolo della Procura di Alessandria, dell’organo giurisdizionale della Corte dei Conti di Torino, dei Carabinieri del Noe e della Guardia di Finanza. Il Presidente della Commissione, il consigliere del Movimento 5 Stelle Domenico Di Filippo, ha infatti presentato un esposto ai quattro organi inquirenti per fare chiarezza sulla vicenda e, in particolare, su un ipotetico danno erariale da 572.000 euro. A partire dal 2010, ha spiegato il consigliere, affiancato dai colleghi del Movimento 5 Stelle, Angelo Malerba e Andrea Cammalleri, la partecipata del Comune di Alessandria avrebbe infatti siglato tre atti preliminari di compravendita con la ditta Bolla srl, proprietaria del terreno su cui insiste la cava. Di quegli atti, hanno spiegato i grillini, nessuno si sarebbe poi formalizzato in un vero e propro contratto entro i termini fissati. Un mancato rispetto delle scadenze che avrebbe esposto la partecipata del Comune a onerose penali e a clausole “sempre più a vantaggio del venditore” hanno chiosato i grillini. Diverse, secondo il Movimento 5 Stelle, sarebbero però le zone d’ombra sull’intera vicenda del progetto di discarica a Spinetta, su cui ora dovranno fare chiarezza gli organi inquirenti. Proprio su quell’operazione si era del resto focalizzato il lavoro dei membri della commissione di controllo di Palazzo Rosso e la relazione finale, approvata all’unanimità la scorsa settimana. Un documento che il consigliere Di Filippo avrebbe voluto rendere pubblico durante il primo consiglio comunale utile “così come vuole il regolamento” ha chiosato giovedì in conferenza stampa. La proposta si è però scontrata con la decisione del Presidente del Consiglio Comunale, Enrico Mazzoni, di far valere un’altra norma di Palazzo Rosso e mettere ‘in stand by’ l’argomento, in attesa del parere del Segretario Generale di Palazzo Rosso, richiesto, ha spiegato lo stesso Mazzoni, “alla luce della delicatezza della vicenda“. La frenata non è però andata giù al Movimento 5 Stelle e, in particolare, al Presidente della Commissione di controllo Di Filippo che “già un mese e mezzo prima”, ha chiosato, si era attivato per ottenere un parere legale. Dopo avere inoltrato la richiesta all’Avvocatura Comunale, che può però formulare pareri solo su input del primo cittadino o della Giunta, Di Filippo, ha raccontato, avrebbe incassato “due no” anche dal sindaco Rita Rossa che non avrebbe voluto interpellare l’avvocatura, né dare il placet a eventuali consulenza esterne, in questo caso per via dei costi a carico dell’Ente. Ormai approvata la relazione e trasmessa al Comune, per il Movimento 5 Stelle, non era più possibile “tenere fermo un documento di quella portata”. Giovedì sono così partiti i quattro esposti. Con l’amaro in bocca anche per la riconferma di Piercarlo Bocchio come direttore di Aral per i prossimi tre anni, “arrivata solo due giorni dopo” la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle, anche nei confronti dell’intero cda della partecipata, il consigliere Di Filippo questo venerdì mattina, ha anticipato, rimetterà il suo mandato come Presidente della Commissione di controllo al voto dei membri del Consiglio Comunale.

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