Autore Redazione
giovedì
15 Novembre 2018
15:03
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Politica - Alessandria

Mozione pro vita: centrodestra condanna le proteste in consiglio comunale

La posizione di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia
Mozione pro vita: centrodestra condanna le proteste in consiglio comunale

ALESSANDRIA – Non si è fatta attendere la reazione della maggioranza in consiglio comunale, dopo che la seduta di mercoledì è stata impedita dalla protesta del collettivo Non Una di Meno, contrario alla presentazione della mozione pro vita, firmata dal presidente del Consiglio Emanuele Locci e Oria Trifoglio del Quarto Polo. Nel centrodestra altri tre consiglieri hanno fatto altrettanto, a titolo personale: il capogruppo della Lega Evaldo Pavanello, Carmine Passalacqua di Forza Italia, Piero Castellano di Fratelli d’Italia e Giuseppe Bianchini, di SiAmo Alessandria. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno condannato le modalità e i toni del dissenso, espressi dal collettivo sul loggione.

In un comunicato la Lega di Alessandria e il suo Gruppo Consigliarea fronte dell’esecrabile esempio di inciviltà e assoluto non rispetto delle istituzioni e delle regole della democrazia posto in essere mercoledì sera da persone che hanno impedito lo svolgimento del Consiglio Comunale, condannano con forza questo metodo di prevaricazione violenta di odio posto in essere ancorché la politica nel momento più alto della sua espressione potesse far udire la propria voce ed esprimere nella giusta sede la propria opinione. La Lega auspica che una facile demagogia espressione della più becera politica che altro non ha da dire, da proporre, che non una facile e sterile polemica basata sulla pretesa di sapere, di conoscere di giudicare le posizioni altrui prima che i consiglieri si siano espressi per costruire un futuro per la nostra città, per il nostro Paese, venga condannata con forza dal popolo di Alessandria e da tutte le espressioni di vera democrazia della città.

La Lega non accetta e disconosce questi sistemi e rinnova la propria fedeltà alla democrazia forte dei valori di libertà e giustizia alla base del proprio impegno politico. Ringrazia il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e gli assessori della Lega, che di fronte all’indegna prova di inciviltà hanno presenziato in aula per testimoniare la forza delle istituzioni e delle regole della democrazia.

La Lega rivolge appello a tutte le forze politiche, alle espressioni sociali e culturali della città affinché la
legalità e il rispetto delle regole siano forze ispiratrici di Alessandria. In merito allo specifico argomento pur riconoscendo la libertà di espressione ai propri esponenti ribadisce che il titolo della legge 194 è : “norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” che la stessa è stata approvata dalla maggioranza degli italiani con un referendum popolare. La Lega ribadisce qui che la volontà del popolo è sacra! . La Legge 194 tutela una procreazione cosciente e responsabile, mette fine a pratiche illegali e pericolose per la donna, nel contempo proprio con lo spirito di tutelare sia la donna che il nascituro rende obbligatorio un percorso che ponga la donna dinanzi ad una scelta cosciente e responsabile attraverso i consultori famigliari che debbono dare informazioni sui diritti e sui servizi sociali ed assistenziali offerti dalle strutture operanti sul territorio.

La Lega di Alessandria e il sindaco Cuttica sull’argomento riconoscono nella legge 194 uno strumento fondamentale per la tutela della donna e della procreazione cosciente, e non hanno alcuna velleità di recrudescenze antiabortistiche, e invitano tutti gli attori previsti dalla legge a svolgere tutte le azioni previste dalla legge stessa“.

Così, invece, il coordinatore di Forza Italia Alessandria Piercarlo Fabbio: “Da subito occorre stigmatizzare e condannare democraticamente il comportamento di chi, spinto dalla cieca furia di bloccare l’espressione delle diverse opinioni, ha impedito al Consiglio Comunale di esprimersi sulla mozione presentata da alcuni consiglieri, primo firmatario Emanuele Locci, offrendo lo scontato spettacolo che la politica, secondo alcuni, altro non sia che gazzarra, rissa e sopraffazione. Forza Italia, valutato il tenore della mozione, ha concordato con il capogruppo Maurizio Sciaudone che, a fronte di temi del genere, che coinvolgono la vita, la libertà della donna e la funzione genitoriale, non si possa che consentire la libertà di espressione del voto secondo coscienza ad ogni singolo consigliere che intenderà prendere parte alla votazione. Ciò nondimeno, al di là del fatto che una legge di quarant’anni fa potrebbe certamente essere sottoposta ad una manutenzione utile a consentire che le eventuali modifiche inglobino le esperienze maturate nel corso della sua applicazione, ritiene che il principio fondamentale su cui la 194 si basa è la tutela della vita e il riconoscimento sociale della gravidanza, non certo l’automatismo di un sistema di controllo delle nascite“.

“Peraltro” ha continuato Fabbio “la legge consegna agli Enti Locali, come il Comune e le Province, l’iniziativa di istituire percorsi che perseguano tali obiettivi. Per cui il dispositivo della Mozione in discussione al Consiglio Comunale appare in sintonia con lo spirito e la lettera della legge, quando propone iniziative di sostegno economico e strutturale verso chi, fuori dai casi di pericolo di vita per la madre e il nascituro, di malformazioni conclamate del feto, in particolari momenti del percorso di gravidanza, abbia fatto la scelta di portare a termine la gravidanza, ma deve sopportare la costrizione di condizioni economiche inadeguate ovvero sia spaventata dall’indisponibilità di servizi pubblici a basso costo, che finirebbero per mettere ulteriormente in difficoltà la famiglia che accoglierà il bambino.
In quest’ottica, le modalità proposte sono da considerarsi interessanti e valutabili per essere approfondite e, ove considerate utili, realizzate. Tutto ciò pur rifuggendo una visione confessionale dell’interruzione di gravidanzanonché ponendo come pilastro il nostro essere laici e liberali”.

Fratelli d’Italia, firmataria della mozione pro-vita con il Presidente Piero Castellano, ha infine espresso “sdegno sulle modalità con cui manifestanti e quanti altri contrari alla mozione hanno disturbato ed interrotto il Consiglio Comunale costringendolo ad abbandonare i lavori. Il lancio di oggetti dalla balconata risulta un episodio particolarmente grave, ed è altrettanto grave che dalle opposizioni non giunga solidarietà verso chi stava svolgendo un esercizio democratico, né parole di condanna sulla violenza dell’episodio ma soltanto richieste di dimissioni al Presidente del Consiglio“.

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