Autore Redazione
venerdì
16 Novembre 2018
05:47
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Politica - Alessandria

“Grazie a Locci e ai firmatari della mozione pro vita, non siete soli”

La dichiarazione della Federazione Centri di Aiuto alla Vita e Movimenti per la Vita di Piemonte e Valle d'Aosta
“Grazie a Locci e ai firmatari della mozione pro vita, non siete soli”

ALESSANDRIA – Dopo la vibrante protesta del collettivo Non Una di Meno di mercoledì a Palazzo Rosso che ha impedito l’avvio del Consiglio Comunale, la Federazione Centri di Aiuto alla Vita e Movimenti per la Vita di Piemonte e Valle d’Aosta ha espresso la propria solidarietà ai firmatari della mozione pro vita presentata al Comune di Alessandria. Il documento è stato sottoscritto dal presidente Emanuele Locci e Oria Trifoglio, oltre che da Evaldo Pavanello, Carmine Passalacqua, Giuseppe Bianchini e Piero Castellano. 

“È sufficiente richiedere la piena applicazione della legge 194, anche nella parte in cui prevede la prevenzione all’aborto per scatenare reazioni rabbiose e indegne di qualunque sistema democratico, come quelle che hanno interrotto la seduta del Consiglio Comunale di Alessandria tra urla, insulti e lancio di oggetti vari” ha sottolineato il presidente di Federvi Claudio Larocca “In realtà chi si oppone a tale mozione palesemente non conosce la legge che dice di voler difendere. La legge 194 infatti considera l’aborto una scelta estrema a cui si giunge soltanto dopo aver valutato con la donna “le possibili soluzioni dei problemi proposti” per “aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza” (art. 5 L. 194/78)”.

Evidentemente finché si farà della 194 un manifesto ideologico, deformandone il contenuto, non si potrà arrivare a un confronto sereno sul tema e a un’attenzione solidale e disinteressata alla donna, alla “maternità” e alla “tutela della vita umana dal suo inizio” di cui “Lo Stato (…) riconosce il valore sociale” (art. 1 L. 194/78). Oltre al contenuto della legge, cosa ancora più grave, si ignora totalmente la necessità di offrire soluzioni concrete alle donne che affrontano una gravidanza indesiderata e che si sentono obbligate ad abortire dalle circostanze difficili”.

Quanto accaduto il 14 novembre scorso nel Consiglio Comunale di Alessandria e quanto accadrà nelle prossime sedute, sono e saranno dati utili a riconoscere quali partiti hanno il coraggio di porsi dalla parte delle donne e della vita nascente e quali invece, pur parlando di libertà di coscienza e di diritti, si pongono in netto contrasto e non accettano il dialogo su argomenti fondamentali come l’inalienabile diritto alla vita del nascituro e il bene della donna che è indiscutibilmente la libertà di non essere costretta ad abortire”.

“E’ lecito per noi pensare che chi ha impedito lo svolgimento del Consiglio venga perseguito a norma di legge; d’altra parte è un piacere, come Federazione regionale del Movimento per la Vita, esprimere solidarietà e un vivo ringraziamento al Presidente Emanuele Locci e a tutti i firmatari della mozione. Sappiate che non siete soli, ma siamo in tanti a voler difendere il valore della vita e vi chiediamo di non abbandonare questa sfida che onora le vostre persone, il vostro impegno politico, nonché i partiti di cui fate parte se si dimostreranno capaci di difendere voi e la vostra mozione, oltre alla legge e al buon senso”. 

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