Autore Redazione
venerdì
12 Settembre 2014
07:52
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Politica - Valenza

Ipotesi vendita Expopiemonte: Cassano contesta Chiamparino e sogna “una soluzione alternativa”

Ipotesi vendita Expopiemonte: Cassano contesta Chiamparino e sogna “una soluzione alternativa”

Continuano le furibonde reazioni della politica locale rispetto alle dichiarazioni, rilasciate al quotidiano La Stampa, del Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Il governatore ha infatti annunciato l’intenzione di vendere Expopiemonte mandando su tutte le furie il senatore Daniele Borioli (leggi qui) ma anche il sindaco di Valenza Sergio Cassano. Il primo cittadino a Radio Gold News ha spiegato tutta la sua sorpresa per delle dichiarazioni “fuori luogo“. “Non mi hanno fatto piacere leggere quelle affermazioni– ha spiegato Cassano. Giovedì ho fumato tre sigarette, cosa che non facevo da tempo, e bevuto due caffè. per riprendermi Mi sono risvegliato da un pessimo sogno“.

Per il sidnaco l’ipotesi di vendita non sorprende più di tanto ma lascia perplessi la mancanza di un progetto e di una concertazione dimostrata dalle parole di Chiamparino: “si è avviata questa tendenza a dismettere e a tagliare. Renzi sta usando la falce a destra e a manca. Quello che mi è più incomprensibile è che non sia stato organizzato un incontro per poter concordare un atterraggio morbido su Expopiemonte anche perché quando io andai a parlare con la precedente giunta regionale per affrontare il problema, perché un problema esiste, si disse che erano da tagliare tutti quegli enti e quelle situazioni incompiute che avrebbero dovuto richiedere ulteriori investimenti. Però Expopiemonte è stata un’operazione quasi totalmente pagata. Una situazione andava creata ma siccome si tratta del secondo polo regionale la Regione avrebbe dovuto avere un’altra attenzione Invece la cosa è stata lasciata andare un po’ alla deriva. Anche la Camera di Commercio, che avrebbe dovuto essere un attore principale nella provincia, a un certo punto si è defilata e certamente non è il Comune di Valenza che può avere responsabilità con tutti i problemi che ha. Non possiamo farci carico di questa situazione quando abbiamo il 4%”.

Nel caso Expopiemonte finisce anche il futuro insediamento Bulgari, citato nelle varie dichiarazioni e su cui l’amministrazione Valenza punta molto. Al sindaco abbiamo quindi chiesto se le recenti affermazioni di Chiamparino non possano pregiudicare l’insediamento, ma Cassano non appare preoccupato su questo fronte: “assolutamente non pregiudica il discorso di Bulgari.”
In più il primo cittadino smonta anche l’ipotesi di vendita di Expopiemonte suggerita da Chiamparino: “io non appoggio questa soluzione e spero di acciuffare per la coda qualche soluzione alternativa. Ho una speranza che forse solo i sognatori possono avere ma spero di avere ragione. La vendita vuol dire mettere un manufatto sul mercato e sbandierata così, con poco tatto imprenditoriale è chiaro che la metti sul piatto e allunghi la mano. Non bisogna fare solo i politici ma avere anche una mentalità imprenditoriale”.
Cassano per ora non svela quale sia la soluzione alternativa, per cui occorrerà attendere ancora, ma intanto a Valenza si ingrossa il fronte comune contro Chiamparino, quantomeno sulla vicenda Expopiemonte. Un tema che a questo punto riporta in auge la preoccupazione di un eccessivo torinocentrismo della giunta regionale.

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