Autore Redazione
martedì
16 Settembre 2014
13:48
Condividi
Politica - Alessandria

Il caso della discarica finisce in Europa

Il caso della discarica finisce in Europa

Nuovo capitolo per la discarica Guarasca a Spinetta Marengo. Il Movimento 5 stelle è infatti tornato alla carica e ha deciso di portare la questione davanti alla Commissione europea. Il gruppo di Beppe Grillo vuole vederci chiaro e ha presentato in un documento le motivazioni di questa ulteriore azione a fronte del “silenzio delle ultime settimane“, una situazione che “non distoglie l’attenzione sulla minaccia-Discarica di Spinetta Marengo“. Di seguito il testo del comunicato, sottoscritto da Tiziana Beghin, portavoce del MoVimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, Paolo Domenico Mighetti, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Piemonte e Angelo Malerba, portavoce del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio Comunale di Alessandria:

La questione ha assunto fin dalle prime battute toni poco chiari: il primo preliminare di contratto, datato 2010, era stato approvato dall` Assemblea dei soci A.R.A.L. (Azienda Rifiuti Alessandrina, di cui il Comune di Alessandria è uno dei soci), e prevedeva una clausola di uscita in caso di mancato rilascio delle autorizzazioni provinciali alla realizzazione della discarica. “Misteriosamente”, un secondo preliminare subentrò al primo ma sottoscritto, questa volta, dalla sola Direzione aziendale, rappresentando di fatto un eccesso di delega rispetto al mandato ricevuto dall´ Assemblea, e da cui è stata incredibilmente depennata la clausola di uscita.

Tale “bizzarra” successione non tutela l´azienda (e quindi il Comune di Alessandria) dal danno patrimoniale quantificato in 572 mila euro. La cifra corrisponde infatti alla caparra confirmatoria trattenuta dal proprietario del terreno, La Bolla SRL, a cui si aggiunge l´ulteriore impegno contrattuale a concedere a La Bolla SRL, dopo almeno 10 anni (ed  entro i 30) il riscatto del terreno rinaturalizzato a spese di A.R.A.L, al prezzo irrisorio di 10mila euro.

Le domande sorgono spontanee: come mai l`A.R.A.L. ha deciso di abbandonare qualsiasi tipo di tutela, mettendo a serio rischio ingenti fondi pubblici? Non saremo mica di fronte al classico caso di politica sotterranea, in cui i giochi sono già fatti prima ancora della loro legale ratifica?

E` chiaro che ci si trova di fronte ad un progetto perdente a tutto tondo : non solo da un punto di vista strettamente economico, considerando che il guadagno di una discarica di inerti (come dovrebbe essere quella di Spinetta) si aggira sui 100/120 euro a tonnellata, e necessiterebbe di una quantità di rifiuti inverosimile, ma anche da quello ambientale, in virtù della presenza in loco di una delle più grandi falde acquifere del Piemonte.

In attesa che gli Enti locali emettano il proprio verdetto, il MoVimento Cinque Stelle, attraverso la portavoce in Europa Tiziana Beghin, ha allertato la Commissione Europea con un’interrogazione scritta sul rischio di potenziali violazioni: le acque sotterranee sono infatti protette da regolamenti, leggi regionali e nazionali, e direttive europee molto rigide, e un loro mancato rispetto porterebbe l´ Italia a una procedura di infrazione e a multe salate. Con la salute non si scherza. E nemmeno si specula…”

Condividi