Autore Redazione
martedì
21 Maggio 2019
14:28
Condividi
Politica - Alessandria

Tessere Le Identità su fiabe ai bimbi: “Sosteniamo il loro contenuto”

"Siamo tutti uguali con tutte le sfumature che determinano le nostre diversità" ha sottolineato l'associazione organizzatrice di Al Pride
Tessere Le Identità su fiabe ai bimbi: “Sosteniamo il loro contenuto”

ALESSANDRIA – Pur confermando di non aver organizzato l’evento di domenica alla Casa delle Donne, la lettura di fiabe ai bambini da parte delle due drag queen Vera Aloe e Carla Stracci, Tessere le identità ha espresso il suo sostegno “al contenuto delle letture“. 

L’associazione organizzatrice di AL Pride ha poi esplicitato in un lungo comunicato la sua posizione sulle polemiche degli ultimi giorni.

Siamo tutti uguali con tutte le sfumature che determinano le nostre diversità. La “diversità” è una componente intrinseca alla natura dell’essere umano, rendendolo unico e speciale. Ma non si può comprendere la diversità senza prima definire il concetto di uguaglianza, secondo il quale tutti gli uomini e le donne nascono tra loro uguali.

Uguali al di là della famiglia di appartenenza, dell’etnia, della religione, degli orientamenti sessuali e del ceto sociale. Sono il segno che l’uguaglianza e diversità sono lati di una stessa medaglia. Ci spiace avere assistito ad un vero e proprio accanimento giornalistico che ha deturpato e alterato il senso profondo contenuto nelle letture per bambini organizzato presso la Casa delle Donne dalle Drag Queen Vera Aloe e Carla Stracci.

Parlare di famiglie diverse, omogenitoriali, raccontare la storia di Zaff, un bambino che da grande non vuole fare il meccanico, il poliziotto o l’astronauta ma la principessa, non vuol dire traviare la coscienza dei bambini al fine di manipolarli e instradarli verso un orientamento sessuale differente dal loro.

Vuol dire mostrar loro la diversità, far loro comprendere che esiste e che fa parte della nostra società, che possiamo incontrarla intorno a noi e nei nostri amici e che, se ne siamo a conoscenza sarà più semplice abbattere i muri del pregiudizio e della discriminazione.

I bambini quando nascono sono come una tabula rasa: non hanno preconcetti che gli consentano di esprimere cosa sia simile e cosa sia diverso. Non è importante il colore della pelle, il tono della voce, la scelta di un colore piuttosto che di un gioco. Notano le differenze ma non giudicano, si domandano per capire e non per puntare il dito. Sono gli adulti che contribuiscono a formare il modo di considerare la diversità nei bambini.

Sono molti i padri e le madri omosessuali. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sarebbero circa centomila i figli cresciuti da genitori omosessuali, in Francia più del doppio, negli Stati Uniti si stima che i genitori omosessuali siano tra i 6 e i 10 milioni, e circa 14 milioni i loro figli, compresi quelli nati da relazioni eterosessuali (Lingiardi 2007).

Questi dati sono fondamentali per smontare gli squallidi commenti denigranti che sono usciti in queste settimane su alcuni giornali nazionali e locali. Tessere Le Identità prende le distanze da questo giornalismo bieco e strumentalizzante, sostenendo il contenuto delle letture che si è svolto durante il laboratorio presso la Casa delle Donne.

Come unico organizzatore di AL Pride 2019, l’Associazione Tessere Le Identità ha realizzato un calendario di eventi in collaborazione con gran parte degli enti locali e delle associazioni alessandrine. Restiamo perplessi quando, leggendo tali articoli scopriamo che ci sia ancora confusione su chi ha organizzato l’evento e sui partner coinvolti. Il Patrocinio del Comune di Alessandria, della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte sostiene solo e unicamente le manifestazioni riportate sulla brochure di presentazione di AL Pride 2019.

Felici del successo ottenuto durante l’evento con Vera Aloe e Carla Stracci ci auguriamo che anche le menti più ottuse e conservatrici possano aprirsi al nuovo comprendendo che il processo di evoluzione tende solo ad andare avanti, facendo tesoro di ciò che è stato il passato”.

Condividi