Autore Redazione
mercoledì
10 Luglio 2019
05:45
Condividi
Politica - Alessandria

Cimiteri di Alessandria: maggioranza spaccata sulla privatizzazione

Forza Italia ha evidenziato le perplessità e chiesto più confronto su un tema “così sentito dai cittadini”
Cimiteri di Alessandria: maggioranza spaccata sulla privatizzazione

ALESSANDRIA – Una spaccatura nel merito e nel metodo quella deflagrata nella maggioranza di Alessandria a proposito dell’avviso esplorativo per la possibile esternalizzazione della gestione dei 14 cimiteri del Comune.

In occasione dell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio il presidente Mauro Bovone, esponente di Forza Italia, ha lamentato la mancanza di confronto su un tema così sentito dai cittadini.

In una nota il partito azzurro ha elencato le criticità di questo scenario: “I dipendenti non risultano né acquisibile dall’eventuale gestore, né ricollocabili all’interno della Pubblica Amministrazione. In questo caso il Comune avrebbe uno svantaggio economico eventuale di circa 300 mila euro all’anno per Palazzo Rosso. Inoltre potrebbe verificarsi un aumento dell’Iva al 22%, mancata considerazione del bene monumentale come il Cimitero di Alessandria, mancanza del piano regolatore cimiteriale, del cinerario del comune e del piano di fabbisogno di sepolture per i prossimi venti anni”.

Mi sono sentito messo da parte ha sottolineato lo stesso Mauro Bovone, in Commissione “si sarebbe potuto aspettare i nostri suggerimenti. I cittadini sono preoccupati”.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Barosini, ha replicato sottolineando che l’ingresso dei privati non sarà vincolante e ribadito l’importanza del dialogo col consiglio comunale. “Su un tema cosi sensibile serve la massima condivisione con tutti” le parole dell’esponente della Giunta Cuttica, spiazzato anche lui dalla pubblicazione dell’avviso esplorativo, effettuata “dalla parte tecnica” ha detto Barosini che ha quindi ammesso il fatto di aver saputo tutto a cose fatte. “L’approvazione del Documento Unico di Programmazione da parte della Giunta ha autorizzato i dirigenti a procedere e a pubblicare questo avviso pubblico, sul quale non ho nulla da eccepire ma ho esternato le mie perplessità politiche. Si tratta comunque di una esplorazione che non obbliga il Comune a fare nulla, poi sarà scelta l’offerta più congrua”.

Barosini ha anche voluto vederci chiaro sul costo che il Comune ha dovuto sostenere: poco meno di 48 mila euro erogati a uno studio legale di Torino per far preparare questo avviso pubblico. “Chiederò conto al segretario comunale. Sono questioni tecniche sulle quali la politica non ha una diretta responsabilità, ma immagino e deduco che siano state espletate tutte le procedure per verificare che all’interno della macchina comunale non ci fossero le competenze per preparare quell’avviso”.

L’assessore ha poi affrontato la questione dei dipendenti comunali: “Io sarei contrario a una ipotetica esternalizzazione, a meno che non lo imponga il bilancio”.

Il tema, in ogni caso, non è più rimandabile, anzi, rappresenta una vera e propria emergenza: “La qualità del servizio offerto ai cittadini è diminuita” ha sottolineato il dirigente comunale Angela Riccinegli anni è diminuito il personale. Oggi lavorano otto operatori, oltre a quattro tecnici e due custodi ma uno andrà a breve in pensione. 19 anni fa gli addetti erano 24. Dal prossimo lunedì inizierà il lavoro di una ditta esterna che abbiamo interpellato per aiutarci. Siamo in difficoltà nell’ottenere risorse per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, oltre che per gli investimenti. I loculi cominciano a scarseggiare. Solo nel 2030 scadranno i primi loculi: ne sono rimasti solo 600 e, al ritmo di circa 400 decessi all’anno, si capisce bene che non abbiamo più molto tempo. Una alternativa è, appunto, il project financing. La situazione è nota da tempo: già nel 2007 si parlava di esternalizzazione”.

Al 2009, durante la giunta Fabbio, risale inoltre l’ultima proroga per la gestione dei lumini votivi a una ditta di Mede, fino addirittura al 2040. Uno scenario che ha indignato un altro esponente di Forza Italia, Carmine Passalacqua: “Una cosa vergognosa, i cittadini alessandrini pagano 25 euro quando in altre città il prezzo è di 15 euro. E poi nella nuova struttura cimiteriale si tiene la luce accesa nei corridoi anche durante le ore diurne. Si tratta di un contratto capestro, dovrebbe essere rivisto. Chiedo più trasparenza, qui ci sono degli sprechi”.

Proprio su questo tema, lo scorso aprile anche il consigliere Abonante, del Pd, aveva chiesto alla Giunta di provare a chiedere una revisione del contratto ma l’avvocatura comunale, ha però precisato l’architetto Ricci, ha sconsigliato Palazzo Rosso: in caso di ricorso alle vie legali c’è il forte rischio di perdere.

Con queste perplessità di una parte politica come Forza Italia la situazione è ingestibile” ha attaccato Giorgio Abonante, consigliere Pd “la maggioranza fa l’opposizione a se stessa. Diventa una dialettica da bar che non ci porta da nessuna parte”.

Il nodo è politicoha rincarato la dose il collega di partito Enrico Mazzoni “la maggioranza non è totalmente d’accordo a esternalizzare. Si è avuta fretta di procedere ma non hanno ancora ben chiaro in mente cosa vogliono fare. A questo punto cosa siamo venuti a fare qui?”

“Stiamo discutendo su un tema sul quale la decisione è stata presa” ha aggiunto Michelangelo Serra, capogruppo M5S “ormai l’iter è partito ed escluderà dalla decisione noi commissari e tutto il consiglio comunale. Noi, comunque, siamo contrari. Preferiremmo separare la parte di gestione dei cimiteri con quella edilizia”.

Condividi