Autore Redazione
mercoledì
31 Luglio 2019
06:06
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Politica - Alessandria

Bilancio: è scontro totale. “Manca trasparenza. E Barosini si dimetta”

Ad Alessandria attacco delle opposizioni dopo il rinvio della discussione sul piano di riequilibrio in Commissione. “Ma gli emendamenti chiesti dai revisori non sono modifiche contabili” la replica della maggioranza
Bilancio: è scontro totale. “Manca trasparenza. E Barosini si dimetta”

ALESSANDRIA – Mancanza di confronto e poca trasparenza. Queste le rimostranze dell’opposizione, ad Alessandria, rispetto all’imprevisto rinvio della discussione sul piano di riequilibrio avvenuto martedì mattina in Commissione Bilancio, dopo che il collegio dei revisori ha sollecitato l’inserimento di alcuni emendamenti che, ha però precisato la maggioranza, “non riguarderebbero modifiche contabili”.

Pd, M5S, Insieme per Rossa, Moderati, Quarto Polo e Gruppo Dema hanno così chiesto di calendarizzare un nuovo consiglio comunale per il 14 agosto, così da avere più tempo per analizzare il piano di riequilibrio, un provvedimento impattante su Alessandria per i prossimi 20 anni.

“Si è mancato di rispetto a tutto il consiglio comunale” ha sottolineato Rita Rossa del Partito Democratico “dov’è la trasparenza? Non c’è chiarezza, ma un fuggi fuggi generale”.

“Anche senza il parere dei revisori avevamo bisogno di un confronto sugli atti” ha aggiunto Vittoria Oneto, consigliere Pd e presidente Commissione Bilancio “l’assessore Lumiera doveva comunque restare in Commissione. Non avrei potuto annullare la convocazione della Commissione, mi hanno informato dell’assenza del parere dei revisori nel pomeriggio di lunedì, entro le 24 ore precedenti all’inizio della commissione. Ora invece la discussione inizierà martedì prossimo, a un solo giorno dal consiglio comunale. Per i commissari i tempi, quindi, sono strettissimi. Non ci è stato concesso un confronto. Questo non è accettabile”.

“Stiamo parlando di un provvedimento molto impattante per tutti gli alessandrini, che durerà 20 anni le parole del capogruppo M5S Michelangelo Serra “che senso ha discuterlo solo 24 ore prima del consiglio comunale. Dovrebbe essere ragionato e condiviso. Per questo chiederemo di convocare un nuovo consiglio comunale anche il 14 agosto (a tre giorni dalla deadline per l’approvazione del piano, ndr), in modo da scongiurare il commissariamento e il dissesto. Per ora siamo all’oscuro di tutto, anche i nostri colleghi di maggioranza”.

Il dibattito si sviluppa proprio nelle commissioni ma qui manca il confronto” ha aggiunto Marica Barrera, capogruppo di Insieme per Rossa “manca il senso delle istituzioni”.

“Il piano di riequilibrio sarà ancora più impattante rispetto al dissesto, a livello di tempi” ha sottolineato Diego Malagrino, capogruppo dei Moderati “assistiamo a un corto circuito preoccupante tra giunta e consiglio”.

Già prima della conferenza stampa delle opposizioni, però, i gruppi consiliari della maggioranza avevano bollato tutto questo come “polemiche sterili e strumentali”, precisando di lavorare “con coraggio e determinazione per risolvere la “splendida” situazione ereditata Rita Rossala posizione della maggioranza.

“La Corte dei Conti, nel febbraio scorso, ha chiaramente stabilito che la disapplicazione “scomparsa dal bilancio”, tutta alessandrina, di 46 milioni, non si poteva e non si doveva fare e che dal 2015 con un’interpretazione, la Città non faceva sufficienti accantonamenti circa i crediti di difficile esigibilità. Oggi, quindi la Città, gli alessandrini, devono recuperare 75 milioni. Due sono le soluzioni: dichiarare un nuovo dissesto o recuperare in 20 anni questa cifra, sicuramente importante. Il Piano, approvato all’unanimità dalla Giunta, è già stato presentato e anche illustrato in conferenza stampa. La Maggioranza non si nasconde, non ha paura e vuole che questa volta Alessandria trovi la soluzione definitiva ai suoi problemi. Il Piano deve essere il migliore attuabile, credibile e sostenibile. Il Piano deve raccogliere il parere dei Revisori dei Conti e, a tal fine, la Maggioranza sta approfondendo con l’Organismo di revisione, aspetti non legati alle questioni meramente contabili. Si tratta di relazioni dei vari Settori a supporto e integrazione degli obiettivi finanziari indicati sul Piano”.

“Gli alessandrini sappiano che forse con la stessa leggerezza della precedente sindaca” hanno continuato i gruppi di Lega, Forza Italia, SìAmo Alessandria e Fratelli d’Italia sarebbe stato più semplice dichiarare un nuovo dissesto. Per chi ha voglia di leggere un po’ di numeri, i dati stessi del riequilibrio evidenziano, senza ombra di dubbio, le responsabilità dell’Amministrazione precedente. Concludendo, un solo avviso: il gridare non copre la verità dei numeri, che, impietosa, attribuisce precise responsabilità“.

Delle due l’una: o stanno contraddicendo se stessi visto che hanno presentato questo piano in conferenza stampa come definitivo oppure quegli emendamenti sono decisivi e senza il loro inserimento il parere dei revisori sarebbe negativo ha replicato il consigliere Pd Rita Rossa. “Sarebbe toccato al sindaco presentarsi comunque in commissione”.

barosini_teatro

Da parte del Movimento 5 Stelle, inoltre, è arrivata anche la richiesta di dimissioni per l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini, dopo le sue dichiarazioni sugli “uffici semi-vuoti” del Comune: il membro della Giunta Cuttica aveva attaccato i propri dirigenti, sottolineando quelli che in questo momento erano in ferie a fronte di “una città sventrata, con marciapiedi in rifacimento e erba che arriva al primo piano delle case”.

“Sono dichiarazioni incredibili, inaccettabili” ha detto Michelangelo Serra, del M5S “è sua responsabilità organizzare la struttura, questo è uno scaricabarile”.

Barosini vuole mettere le mani avanti rispetto al Bilancio, dove il suo settore è quello che ha subito più tagli” ha aggiunto Rita Rossa. Anche gli altri partiti di opposizione hanno quindi sostenuto la richiesta dei pentastellati.

Uno scontro totale, insomma, cominciato in mattinata col colpo di scena della mancata discussione e proseguito nel pomeriggio, con l’assenza dell’assessore competente, Piervittorio Ciccaglioni, in merito alla presentazione della delibera di giunta sul cambio di regolamento del Cissaca, il concorzio dei servizi sociali dell’alessandrino.

Il presidente della Commissione Politiche Sociali Piero Castellano ha cercato di far partire lo stesso la discussione, dando la parola al presidente del Consorzio Gianni Ivaldi ma è stato stoppato dal Partito Democratico che, con Giorgio Abonante, ha invocato la presenza di un membro della giunta, come prevede il regolamento.

“La forma è anche sostanza, come in questo caso” il commento del consigliere Pd. La commissione, quindi, è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi.

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