Autore Redazione
venerdì
9 Agosto 2019
10:37
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Politica - Alessandria

Centro islamico: due firme, diverse, alimentano i dubbi di Locci e accendono il tema “rimpasto”

Il Presidente del consiglio comunale propenso a un rimpasto per "cambiare marcia"
Centro islamico: due firme, diverse, alimentano i dubbi di Locci e accendono il tema “rimpasto”

ALESSANDRIA – L’ultimo consiglio comunale di Alessandria se, secondo la maggioranza, restituirà equilibrio ai conti della città, sembra aver minato il clima all’interno di parte della maggioranza. Mercoledì sera infatti, dai banchi dell’aula alcuni esponenti politici hanno approfittato della discussione per lanciare accuse ad alcuni componenti dell’esecutivo. Tra i più pugnaci il Presidente del Consiglio Comunale, Emanuele Locci, disorientato dal comportamento di alcuni assessori, a cominciare dal vice sindaco, Davide Buzzi Langhi.

Locci ha infatti criticato l’assessore per un comportamento ritenuto ondivago. Come spiegato dall’esponente di Alessandria Migliore, Buzzi Langhi ha prima firmato la delibera adottata in giunta che diede il via libera allo spostamento del centro islamico e poi, con la stessa penna, ha appoggiato, a distanza di un anno e mezzo, il Comitato che osteggia tale trasferimento. Locci in particolare si riferisce alla delibera del 10 maggio 2018. Quel documento, firmato appunto anche da Buzzi Langhi, riteneva “convenientel’operazione di subentro della comunità musulmana nella posizione della Parrocchia Ortodossa, titolare del diritto di superficie del terreno nel quartiere Europa. In quell’area, recitava la determina, si prevede la costituzione di “una sala di culto islamica per il trasferimento di quella di via Verona, con risoluzione delle problematiche attuali di viabilità, parcheggio e assembramento e con contestuale riuso con altra destinazione dei locali di via Verona“. L’atto sancì l’impossibilità per l’amministrazione di spendere denaro per acquisire quel diritto e, anche se ne avesse avuto disponibilità, avrebbe potuto investirlo in modo migliore.

La delibera era una “presa d’atto” dell’amministrazione ma secondo il Comitato, e quindi tutti i firmatari, la situazione è radicalmente cambiata da allora, prevedendo un insediamento con impatto ritenuto decisamente più rilevante rispetto alla fotografia del 2018. Da qui lo scostamento anche del vice sindaco rispetto ad allora.

Le turbolenze nella maggioranza però non si fermano qui. Locci infatti, mercoledì, si è avventato sull’assist del consigliere di Forza Italia, Mauro Bovone. L’esponente azzurro con un tono pungente ha bacchettato assessori che “fanno i capricci o poco disponibili al confronto con i consiglieri di maggioranza. Una considerazione immediatamente cavalcata da Locci: “Bovone solleva criticità tra consiglio e assessori. Ho sentito il sindaco dire che si vuole prendere in mano la situazione e venirne fuori. Cambiare marcia può anche voler dire come dice Bovone verificare se anche gli assessori la pensano uguale o se serva rimpasto. Poi c’è un assessore che lancia l’allarme sul difficile controllo della struttura tecnica, un altro che firma contro centro islamico e una delibera adottata in Giunta. Magari come suggerisce Bovone serve guardare anche verso la strada del rimpasto“. 

 

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