Autore Redazione
venerdì
9 Agosto 2019
16:34
Condividi
Politica - Alessandria

Il Piemonte avvia sperimentazione per rimpatrio volontario dei migranti

"Diciamo spesso: aiutiamoli a casa loro. Questa volta alle parole seguono i fatti"ha commentato il Presidente Cirio
Il Piemonte avvia sperimentazione per rimpatrio volontario dei migranti

PIEMONTE – Dopo Friuli Venezia Giulia, il Piemonte è la seconda Regione ad avviare il progetto sperimentale per il rimpatrio volontario dei migranti. Il Governatore Alberto Cirio ha siglato il protocollo d’intesa con il sottosegretario del Ministero agli Interni Nicola Molteni, il capo Dipartimento per Libertà civili e l’Immigrazione Michele di Bari e iPrefetti piemontesi per attivare il tavolo a regia regionale e mettere a punto progetti per il reinserimento dei migranti nel tessuto sociale e produttivo dei Paesi d’origine.

Il sostegno economico sarà finanziato per il 50% con le risorse europee del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione – Fami e per la restante parte dal Ministero dell’Interno e, hanno spiegato dalla Regione, “non sarà assegnato alla singola persona ma verrà utilizzato per sostenere l’avvio di una attività lavorativa”.

È importante come nel caso dell’ex Moi sgomberare le occupazioni abusive, ma allo stesso tempo servono misure concrete per gestire la situazione anche dopo, altrimenti si rischia solo di spostare il problema da un posto all’altro –  ha commentato il Presidente Cirio – Questo progetto è una sperimentazione importante perché non dà un sussidio economico fine a se stesso, ma crea le condizioni perché un migrante possa tornare a casa e poi avere realmente le opportunità per restarci. Diciamo spesso “aiutiamoli a casa loro”, ma poi non lo facciamo. Questa volta invece alle parole seguono i fatti, anche attraverso le risorse di quell’Europa che troppo spesso ha lasciato solo il nostro Paese nel gestire un problema che, però, non è solo italiano. Il Piemonte è una terra solidale, ma la solidarietà deve sempre andare di pari passo con la legalità”.

Con questa firma cambia il paradigma utilizzato fino a oggi sul tema della gestione dell’immigrazione: non più soldi per far restare gli immigrati sul nostro territorio ma incentivi per farli tornare nel loro Paese ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca Il rimpatrio volontario, insieme ad altri strumenti, può essere un tassello in più per mettere ordine in una crisi migratoria che per troppo tempo non è stata gestita. Il caso delle palazzine dell’ex-Moi, definitivamente liberate nelle scorse settimane, può essere un banco di prova interessante per sperimentare questo tipo di approccio innovativo, coinvolgendo gli ex occupanti”.

Condividi