Autore Redazione
martedì
25 Novembre 2014
12:56
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Politica - Valenza

Alcuni cittadini pensano a un’azione legale dopo il pasticcio Tia a Valenza e La Rosa dice: “andremo a fondo di questa vicenda disdicevole”

Alcuni cittadini pensano a un’azione legale dopo il pasticcio Tia a Valenza e La Rosa dice: “andremo a fondo di questa vicenda disdicevole”

VALENZA – A Valenza la tensione è ancora alta dopo il pasticcio delle oltre 4 mila raccomandate con altrettanti solleciti di pagamento della Tia 2010-2011. I valenzani sono imbufaliti per l’odioso disagio arrecato nonostante molti siano in realtà in regola con il versamento della vecchia tassa sui rifiuti. La dimostrazione arriva anche dal fatto che più di qualcuno sta pensando di farsi rappresentare da un avvocato comune per tutelare gli interessi di quanti hanno pagato ma soprattutto di quelli che hanno smarrito le ricevute. Nel frattempo però il caos continua a scatenare dichiarazioni particolarmente tese.
L’assessore al bilancio Andrea La Rosa ha definito la vicenda quantomeno disdicevole: “mi ha molto colpito negativamente – ha spiegato l’assessore – e mi fa riflettere sul funzionamento della macchina amministrativa in generale. Intendo in questo caso gli uffici, i rapporti tra politici, amministratori e funzionari, che spesso non esistono, e anche un’eccessiva burocraticità nell’agire che, desolatamente, non tiene conto delle esigenze della popolazione. Fino a prova contraria infatti i Comuni sono autonomie locali, ma sono espressione della cittadinanza. Tuttavia sembra che spesso l’azione del Comune si dimentichi di questo risvolto. Quindi certamente è una vicenda che mi lascia molta amarezza”.
L’amministrazione, ha spiegato ancora La Rosa, sta cercando di capire l’esatto impatto del pasticcio: “stiamo andando a fondo ma sicuramente sono oltre 4 mila le raccomandate inviate e riguardano il 2010 e il 2011. Quello che è inspiegabile è il fatto che, pedissequamente, si è preso un invito da parte degli uffici comunali, proveniente dal Consorzio, di inviare solleciti senza attivare da parte dei funzionari del Comune un controllo a campione incrociato per verificare, evidentemente, la fondatezza di questi avvisi di sollecito. Credo che ci siano delle responsabilità ed è doveroso andare a fondo. La cosa che più dispiace è che sia la cittadinanza a pagarne le conseguenze, anche in termini di disagio”.

Intanto però di sicuro c’è un danno economico. Ogni raccomandata rappresenta infatti un esborso che, moltiplicato per 4 mila, non è inferiore a 15 mila euro: “sono state un costo e a poco serve dire che le pagherà il Consorzio perché sappiamo che è composto da Comuni confederati e quindi riversa i costi sui piani tariffari dei Comuni. Quindi è opportuno andare a fondo su quelle che sono state le responsabilità per verificare le ricadute e le conseguenze patrimoniali. Noi per ridurre al massimo il disagio patito dai cittadini abbiamo deciso che i valenzani avranno tempo fino al 31 dicembre per evidenziare il loro pagamento. Nel caso in cui avessero smarrito la ricevuta basterà mandare via mail o via fax le proprie generalità perché saranno gli uffici comunali a verificare l’effettivo pagamento, come sarebbe dovuto accadere fin dal principio”.

Intanto, parallelamente, l’assessore ha annunciato che il Comune avvierà un’istruttoria e potrebbe ricorrere alle vie legali una volta accertate le responsabilità. Io ho parlato con gli uffici e in questi casi lo ‘scaricabarile’ è purtroppo frequente. Verificheremo realmente l’accaduto. Dobbiamo accertare sulla carta le responsabilità”.

La minoranza intanto ha sottolineato il disagio patito dai valenzani: “qui continuiamo a considerare i valenzani e in generale gli italiani più sudditi che cittadini e a trattarli come tali – ha spiegato Luca Barbero consigliere comunale del Partito Democratico. Sono stupito dalla vicenda. In altri tempi una decisione di inviare 4mila raccomandate non sarebbe stata una decisione solamente tecnico-amministrativa. Evidentemente c’è un corto circuito, la politica non è sufficientemente presente o qualcosa non funziona. Noi da tempo solleviamo una difficoltà degli uffici finanziari perché in un’epoca in cui diventa sempre più importante la presenza sulla fiscalità locale i nostri sono sempre sottonumero. Noi abbiamo presentato un ordine del giorno aggiunto per la commissione bilancio di giovedì in cui chiediamo che ci vengano precisati tutti i passaggi di questa vicenda e ci riserviamo di affrontare il tema anche in consiglio comunale lunedì“.

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