Autore Redazione
mercoledì
19 Febbraio 2020
06:01
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Politica - Alessandria

Alessandria potrebbe dire addio alle due piscine comunali

Riguardo l'impianto in Lungo Tanaro San Martino nell'avviso di ricerca di un partner privato non c'è l'obbligo di ripristinare l'attività natatoria. Per il Nuoto Club non è stata esclusa una eventuale demolizione
Alessandria potrebbe dire addio alle due piscine comunali

ALESSANDRIA – Il coinvolgimento di soggetti privati sembra essere l’unica soluzione per valorizzare le strutture sportive di Alessandria. Lo ha ribadito ieri l’amministrazione comunale nel presentare due linee strategiche. Da una parte c’è la valutazione della controproposta di un soggetto interessato alla eventuale acquisizione dei tre centri sportivi, il Barberis, il Nuoto Club e il Campo di Atletica, tutti riuniti in un unico procedimento. Dall’altra l’amministrazione punta anche a cercare un partner privato per la gestione del Palazzetto dello Sport e della piscina comunale scoperta.

L’obiettivo” ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini “è elevare il tasso di prestigio, eccellenza e competitività di alcune strutture strutture sportive già funzionanti, mantenendo comunque il controllo su di esse, e far risparmiare all’amministrazione i costi per il personale”.

Nella discussione in aula durante l’ultima Commissione Consiliare congiunta Sviluppo Territorio e Cultura è emersa l’eventualità che entrambe le piscine comunali di Alessandria possano non riaprire.

Nel caso dell’impianto scoperto in Lungo Tanaro San Martino, infatti, nell’avviso di ricerca di un partner privato, pronto nelle prossime settimane, non c’è l’obbligo di ripristinare la vasca. Nell’avviso, infatti, si contempla anche la possibilità che non rimanga una piscina, che possa ospitare anche attività non natatorie ha sottolineato ancora il membro della Giunta Cuttica. La gestione verrebbe accorpata a quella del Palazzetto dello Sport, nel tentativo di evitare un quarto bando deserto, dopo i primi tre tentativi andati purtroppo a vuoto.

“Si sono persi due anni” ha attaccato il capogruppo del Partito Democratico Paolo Berta “l’amministrazione ha avviato un percorso folle che ha fatto perdere tempo. I cittadini sono arrabbiati”.

Diversa la situazione del Nuoto Club, l’altro impianto pubblico cittadino. Come detto, intenzione dell’amministrazione è accorparlo nella sua gestione col Circolo Barberis e col Campo di Atletica. “La struttura richiede però enormi interventi” ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “lo abbiamo constatato in un sopralluogo non molto tempo fa. Non dico che potrebbe essere demolito ma…”

“La sua demolizione è una possibilità che non mi sento di escludere a priori” ha sottolineato il dirigente di Palazzo Rosso Pierfranco Robotti “sempre per un problema di costi. In questo caso si può tirare fuori un proverbio che dice: “Costa più la bagna dello stufato”.

In ogni caso nulla è stato ancora deciso: rispetto al cosiddetto bando sul “tris degli impianti sportivi” l’amministrazione sta valutando la controproposta di un privato interessato ma che si sarebbe fatto avanti fuori tempo massimo, quando l’avviso di partenariato pubblico/privato era scaduto da qualche giorno. “Il suo interesse era concreto ma, a suo avviso, mancava la sostenibilità economica dell’operazione ha sottolineato il dirigente Robotti “il campo di atletica, ad esempio, evidenziava degli investimenti senza un ritorno economico, l’operazione mancava di un equilibrio economico-finanziario”.

Palazzo Rosso sta ora calcolando una cifra sulla base di un calcolo sui costi di gestione del Campo di Atletica, personale escluso, negli ultimi cinque anni: cifra che l’amministrazione sarebbe disposta a mettere sul piatto per favorire il partenariato.

“Una erogazione che, a prescindere, dovremmo stanziare ma, col privato coinvolto, risparmieremmo il costo per il personale ha sottolineato l’assessore Barosini “nel 2017, ad esempio, abbiamo speso 114 mila euro, personale escluso. Solo del Campo Scuola il personale ci costa 120 mila euro, la stessa cifra per il PalaCima”.

Vorremmo sapere la cifra precisa che l’amministrazione potrebbe stanziare e ci chiediamo perché bisogna erogare questi fondi e coinvolgere comunque un privato” hanno tuonato Rita Rossa ed Enrico Mazzoni, consiglieri del Partito Democratico “la giunta Cuttica dica chiaramente che questa è una sua legittima scelta strategica e ne prenderemo atto. Il Campo Scuola, secondo noi, dovrebbe invece restare completamente pubblico. A nostro avviso sarebbe più opportuno scorporare il Campo Scuola dal bando col Barberis e il Nuoto Club e farlo gestire a una associazione sportiva non a fini di lucro come l’Atletica Alessandria. Quest’anno è già stato così”.

D’accordo su una gestione a parte e direttamente sotto il controllo pieno dell’amministrazione anche il Movimento 5 Stelle. “Con un partenariato toccherebbe solo alla giunta decidere, noi consiglieri non verremmo più coinvolti” ha detto il pentastellato Serra.

A proposito del Campo Scuola, inoltre, l’assessore allo Sport, Piervittorio Ciccaglioni, ha rimarcato gli ottimi traguardi raggiunti, nonostante le difficoltà di spesa. Vista la carenza di personale comunale, inoltre, per questo anno il Comune ha deciso di esternalizzarne la gestione, affidandola alla Atletica Alessandria. I risultati si sono visti e, come ha rimarcato Ciccaglioni, per la seconda volta dopo lo scorso anno, infatti, il campo di atletica di Alessandria ospiterà nei prossimi mesi i campionati regionali delle categorie Allievi e Cadetti.

Anche con un partenariato pubblico/privato il servizio per le scuole alessandrine non cambierebbe” hanno inoltre rassicurato dall’amministrazione “è addirittura la legge che lo impone, per supportare quegli istituti che non hanno le strutture adatte per svolgere l’educazione fisica”. “I tempi sono cambiati” ha rimarcato il consigliere leghista Giampaolo Lumi “la scelta del partenariato pubblico/privato è d’obbligo”.

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