Autore Redazione
martedì
4 Agosto 2020
17:45
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Politica - Alessandria

M5S sollecita Regione Piemonte: “Biomonitoraggio su popolazione di Spinetta in alto mare”

M5S sollecita Regione Piemonte: “Biomonitoraggio su popolazione di Spinetta in alto mare”

ALESSANDRIA – Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Sean Sacco ha sollecitato la Regione Piemonte rispetto al biomonitoraggio sulla popolazione di Spinetta. Come ha riferito il capogruppo pentastellato in consiglio regionale riguardo a quello che ha riferito la giunta regionale “non è dato a sapere se e quando verrà attuata un’analisi degli inquinanti attraverso specie animali e vegetali sulla popolazione residente nei pressi del Polo Chimico. Eppure” ha continuato Sacco “l’atto politico è stato approvato dal Consiglio Regionale il 7 aprile ed impegnava la giunta ad una valutazione sulle risorse necessarie per predisporre il biomonitoraggio, che tutt’oggi assumerebbe un’importanza viscerale nella popolazione di Spinetta Marengo. Sono noti infatti i risultati degli studi epidemiologici che hanno evidenziato un aumento di diverse patologie nella popolazione residente nei pressi dello stabilimento chimico”.

Dal 2019 l’Arpa ha inoltre incrementato i monitoraggi e come noto è balzato agli onori della cronaca il caso del C604, un composto della categoria dei Pfas prodotto nel Polo Chimico di Spinetta Marengo, che ha contaminato i fiumi Bormida e Tanaro e ha raggiunto falda acquifera e Po. Da parte della popolazione locale c’è forte preoccupazione, considerando che non sono stati ancora imposti dei limiti su queste sostanze e non si conoscono a fondo gli effetti sulla salute!”

La giunta fa sapere che continuerà l’azione di analisi degli effetti dei contaminanti chimici in concerto con Arpa e ASL e che, quale primo passo di un percorso di approfondimento, inizierà la raccolta di nuovi dati sul caso Solvay per arrivare ad accertare con certezza cause ed effetti che hanno portato all’aumento della mortalità e delle patologie sulla popolazione esposta”.

“Permangono però molti dubbi” ha concluso Sacco “indagini epidemiologiche e analisi delle acque sono state già effettuate mentre il biomonitoraggio è in alto mare. Eppure avrebbe fornito una valutazione globale degli effetti dannosi esercitati sugli organismi viventi e soprattutto avrebbe permesso di considerare gli eventuali effetti di sinergia che possono instaurarsi nel caso della presenza contemporanea di più sostanze tossiche a lungo termine di esposizione anche a basse concentrazioni”.

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