Autore Redazione
venerdì
4 Settembre 2020
17:45
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Politica - Casale Monferrato

A Casale code alle Poste e disservizi, Riboldi scrive al Prefetto: “Situazione incresciosa”

A Casale code alle Poste e disservizi, Riboldi scrive al Prefetto: “Situazione incresciosa”

CASALE MONFERRATO – Il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi ha espresso la sua contrarierà alla prolungata chiusura degli uffici periferici delle Poste nella città monferrina, con le conseguenti lunghe code che purtroppo si formano davanti all’ufficio centrale.

“Le Poste svolgono un servizio pubblico e le modalità in cui viene svolto a Casale e nel Monferrato, non certo per colpa dei dipendenti ma per la volontà centrale di chiudere gli uffici periferici, non è degno di un paese occidentale ha sottolineato Federico Riboldi.

Per questo il primo cittadino monferrino ha scritto al Prefetto di Alessandria Iginio Olita. Nella lettera Riboldi ha segnalato “l’incresciosa situazione che imperversa circa il servizio di Poste Italiane a Casale Monferrato. Non entro nel mero giudizio delle consegne, mi concentro sul fatto che la chiusura degli uffici periferici crea code chilometriche all’esterno della posta centrale. Alcuni utenti hanno interpellato la Posta centrale per usufruire dei servizi, anche online, delle poste periferiche ed è stato risposto loro che non è possibile modificare alcunché e che devono attendere l’apertura degli uffici periferici. Tengo a sottolineare che in due occasioni il Nucleo Comunale di Protezione civile, ha dovuto intervenire all’esterno dell’Ufficio distribuendo acqua agli anziani in coda sotto il sole. Tengo a sottolineare inoltre che le poste svolgono un servizio pubblico e che questo, nelle modalità in cui è svolto a Casale Monferrato, non è degno di un paese occidentale».

Ma i disguidi causati dalla gestione dell’emergenza Covid da parte della Direzione provinciale di Poste, non è finita soltanto sul tavolo del Prefetto. Grazie all’intervento di Riboldi, infatti, finirà anche sui banchi del Governo grazie ad una interrogazione parlamentare depositata nei rispettivi rami del parlamento dall’Onorevole Andrea Del Mastro delle Vedove e dal Senatore Gaetano Nastri, entrambi di Fratelli d’Italia.

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