Autore Redazione
giovedì
25 Febbraio 2021
05:45
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Politica - Alessandria

Lavoratori spettacolo in piazza a Torino: “Tavolo coi Ministri Cultura, Lavoro e Sviluppo Economico”

Lavoratori spettacolo in piazza a Torino: “Tavolo coi Ministri Cultura, Lavoro e Sviluppo Economico”

PIEMONTE – Anche in piazza Carignano a Torino, così come in più di venti piazze italiane, martedì si è tenuto un partecipato presidio dei Lavoratori dello Spettacolo, una mobilitazione lanciata con un appello dal network nazionale “Professionisti Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua” e dalla “Rete Intersindacale RISP”. In particolare a Torino la manifestazione è stata convocata in modo congiunto dal Coordinamento lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Piemonte, dai Professionisti Spettacolo e Cultura Emergenza Continua, dalla Rete Intersindacale RISP, Art Workers Italia, Nuova Musica Italia, ADL Cobas, Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Novara, FuoriPosto Torino, Lavoratori precari della scuola di Torino, Comitato Emergenza Cultura, AUT 48 e Musicisti Italiani di Jazz – Piemonte.

“Una giornata magnifica, risultato incassato hanno sottolineato gli organizzatori “essere protagonisti in prima persona paga, la giornata di martedì ne è stata l’ennesima dimostrazione. Grazie alla mobilitazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, della cultura e dell’arte che hanno riempito 21 piazze italiane per rivendicare tutele, reddito, salute e dignità; una delegazione di colleghe e colleghi romani ha potuto incontrare il Presidente della Camera Roberto Fico e consegnargli la piattaforma redatta dal nostro network nazionale -Emergenza Continua-. Anche in piazza Carignano, a Torino, si è alzata la voce di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo in un unico coro che ha intonato un’unica richiesta da recapitare ai palazzi delle istituzioni a Roma: l’immediata necessità di convocare un tavolo Interministeriale concertato tra MiBAC, MiSE, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che abbia come primi interlocutori i lavoratori e le lavoratrici del settore. Eravamo centinaia martedì davanti al Teatro Stabile di Torino, e la piazza è diventata ancora più grande ed ancora più determinata quando i colleghi e le colleghe dello Stabile hanno spalancato le porte del Carignano per permettere alla piazza dei precari, degli intermittenti, dei non tutelati di entrare all’interno e simbolicamente “occupare” il foyer. Un gesto enorme, che in questi tempi assurdi assume un significato estremamente importante che esalta la solidarietà di un comparto lavorativo che sta costruendo passo a passo una sua identità collettiva, una sua soggettività fatta di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori determinati a rivendicare diritti e tutele. Dalla piazza è emersa l’urgenza di affrontare l’emergenza pandemica ma anche di iniziare a lavorare ad una riforma strutturale, formale e fattuale, di tutto il comparto dello spettacolo dal vivo e della cultura. Il network nazionale “Emergenza Continua” e la rete intersindacale “RISP”, di cui il nostro coordinamento fa parte, si sono fatti portavoce di questa richiesta e grazie alla determinazione di tutte e tutti noi una delegazione di lavoratori e lavoratrici è stata ricevuta dal Presidente della Camera Roberto Fico, il quale ha ascoltato le rivendicazioni e le istanze presenti nel documento nazionale che accompagnava la chiamata alla piazza (sottoscritto da oltre ottanta realtà). Il Presidente Fico ha preso in carico queste richieste e ha garantito la sua disponibilità a fare da tramite con i Ministri competenti per avere il più rapidamente possibile una data concreta per il tavolo interministeriale. Non ci possiamo ritenere appagati: serve continuare a fare pressione sotto i palazzi istituzionali ed è per questo motivo che convocheremo a stretto giro un presidio a Roma sotto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di incontrare il neo-Ministro Andrea Orlando per poter esporre le nostre istanze. Ad un anno esatto dalla chiusura dei luoghi di cultura i lavoratori e le lavoratrici hanno compiuto un altro importante passo verso una riforma strutturale del settore. Un passo all’interno di un cammino lungo e tortuoso ma che ci vede determinati a raggiungere risultati concreti”. 

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