Autore Redazione
mercoledì
10 Marzo 2021
05:53
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Politica - Alessandria

“No deposito nucleare”: da oggi la petizione popolare si potrà firmare in tutti i Comuni

“No deposito nucleare”: da oggi la petizione popolare si potrà firmare in tutti i Comuni

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Da oggi in tutti i Comuni della provincia si potrà firmare la petizione popolare per dire no al deposito di rifiuti nucleare, dopo che ben sei aree del nostro territorio sono state individuate come idonee. Il documento è stato elaborato dal Comitato Gente del Territorio. “La nostra non è una azione ideologica o di pancia. Non vogliamo fare un’opposizione di pancia o populista, vogliamo fornire motivazioni scientifiche e culturali, che sono tantissime” ha sottolineato il presidente del Comitato Alessandro Provera “a questo proposito elaboreremo dei dossier che evidenziano la vicinanza dei territori a zone dichiarate Patrimonio Unesco e sugli effetti negativi a livello economico, sociale e culturale del deposito in provincia. Chiediamo alla popolazione un coinvolgimento consapevole, una battaglia culturale e democratica. Spesso in Italia la petizione popolare non è stato uno strumento molto efficace a livello parlamentare, perché non motivata in modo approfondito e non sorretta da un congruo numero di firme. La nostra, invece, mette bene in risalto le ragioni del no. Serviranno più firme possibili. Quando la situazione epidemiologica lo consentirà organizzeremo anche dei gazebo e dei banchetti nei centri zona e nei paesi più rappresentativi”. 

Nel frattempo oggi alle 17 sulla pagina Facebook del Comune di Castelletto Monferrato si terrà il webinar “Monferrato Unesco, Territorio e Turismo”, al quale parteciperanno vari esperti tra i quali il prof. Marco Novarese docente all’Università del Piemonte Orientale ed il dottor Massimiliano Vavassori direttore del Centro Studi Relazioni Istituzionali del Touring Club Italia.

“Con una eventuale zona rossa non saranno possibili incontri pubblici ma dobbiamo comunque cercare di coinvolgere la cittadinanza il più possibile” ha rimarcato il sindaco di Castelletto Monferrato Gianluca Colletti “da mercoledì si potrà firmare, presentando un documento di riconoscimento”. “La Provincia di Alessandria ha assunto ruolo di coordinamento, istituendo subito un tavolo di lavoro” ha aggiunto il presidente Gianfranco Baldiil tempo è poco e va usato bene, da parte nostra c’è la piena disponibilità a collaborare. La battaglia non sarà facile, dobbiamo fare squadra. Il nostro territorio ha già dato tanto dal punto di vista ambientale, dovremo avere relazione tecnica che dia armi giuste ai nostri politici, con dati tangibili, sono fiducioso”.

“Il nostro è un no supportato da relazioni tecniche specifiche” ha detto il vicepresidente Gianpaolo Lumila proroga di 120 giorni per presentare le controdeduzioni è stata positiva. L’alternativa sarebbe stata un no zoppo. Il nostro è un no secco perché non sono stati interpellati gli enti locali, in un sistema democratico e di partecipazione questo non è accettabile”. “La politica non può essere contraria o favorevole a prescindere, servono pareri tecnici a supporto” ha detto l’assessore all’Ambiente di Alessandria Paolo Borasiola politica ha un ambito di discrezionalità condizionato dai tecnici, senza faremmo fatica a portare avanti le nostre battaglie. In questo caso sono stati già individuati tutta una serie di elementi non tenuti in debita considerazione, come il livello di profondità delle acque di falda. Tutti i sindaci sono uniti, questo aspetto è fondamentale”.

“La nostra non sarà una battaglia di retroguardia o per dire “non nel mio cortile di casa”. Il deposito” ha detto il sindaco di Casale Federico Riboldiè utile ma non va fatto in un sito unesco e nei territori vicini, direi la stessa cosa se volessero farlo in altre zone Unesco come Cefalù o Palermo. Penso proprio che le sei aree dell’alessandrino siano state inserite solo per una svista, un errore di valutazione. Non posso pensare che non sia stato preso in considerazione questo aspetto”.

 

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