Autore Redazione
giovedì
18 Marzo 2021
10:30
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Politica - Valenza

Deangelis: “Fusione Amv-Amc? Dov’è finito l’Orgoglio Valenzano?”

Deangelis: “Fusione Amv-Amc? Dov’è finito l’Orgoglio Valenzano?”

VALENZA – Il consigliere di minoranza di Valenza, Alessandro Deangelis, ha fatto il punto sulla possibile fusione tra le aziende municipalizzate di Valenza e Casale Amv e Amc. “Alla luce della Commissione Consiliare del 16 marzo scorso non si è ancora capito appieno le reali intenzioni del Comune di Valenza, ancora poco chiaro negli intendimenti relativi ad una vicenda – la fusione tra la nostra azienda titolare del servizio idrico con l’omologa Casalese – di certo non semplice, ma che sulla base delle scelte che saranno prese, diventerà irreversibile! Infatti, se durante la riunione è apparso chiaro che, su mediazione dell’Autorità d’Ambito (ATO 2 Biellese, Casalese, Vercellese), avranno nuovamente luogo nuovi incontri tra Valenza e Casale Monferrato con lo scopo di unire in un comune destino i due centri zona. Il problema più che tecnico è politico, inoltre, se consideriamo che buona parte dei rappresentanti presso l’Ambito fanno riferimento a partiti della stessa area, l’intera ‘partita’, in buona sostanza, possiamo dire che andrà dipanata all’interno dello stesso centro-destra” ha sottolineato Deangelis. 

“Se da parte valenzana, vi è il tentativo di strappare qualche concessione in più dalla controparte in fatto di clausole statutarie e patti parasociali, lasciando tuttavia inalterati i rapporti di forza all’interno della costituenda società unitaria (85% per Casale, 15% per Valenza), che naturalmente “ci vedrebbero penalizzati sin dal principio”, si chiede l’esponente civico “Quali concessioni spera il nostro Sindaco di ottenere? Ed entro quale termine si avrà una decisione definitiva circa la scelte future? Laddove avesse luogo un’intesa con AMC, quali alternative saranno perseguite? In campagna elettorale ho propugnato convintamente soluzioni alternative soprattutto nell’interesse del nostro territorio e in ragione di una ‘sovranità del servizio’ che non possiamo e non dobbiamo cedere nelle mani di un altro Comune, ancorché in posizione di sudditanza e poi con quali garanzie circa gli investimenti per migliorare la qualità del servizio? Attendo fiducioso i prossimi sviluppi, senza però stare inerme, perché gli interessi cittadini e le ragioni dei Valenzani non vengano svenduti ma tutelati e garantiti. In tutto questo che fine ha fatto l’Orgoglio Valenzano agitato in continuazione durante la campagna elettorale?”.

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