Autore Redazione
martedì
30 Giugno 2015
22:00
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Politica - Lombardia

Parte da Milano la mobilitazione per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego

Parte da Milano la mobilitazione per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego

MILANO – Avrà una parola d’ordine chiara la mobilitazione unitaria dei sindacati per rilanciare il contratto collettivo nel pubblico impiego. Questo mercoledì Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa presenteranno al teatro Carcano di Milano la piattaforma “Contratto subito”, elaborata per scongelare un contratto nazionale fermo ormai dal 2010. Una prima grande assemblea, cui parteciperanno anche i delegati della provincia di Alessandria, che domani sarà replicata a Roma e poi il 3 luglio a Bari. Obiettivo dei sindacati è arrivare infatti a “un contratto di filiera” per tutti i lavoratori del pubblico impiego. Uno strumento unico, hanno precisato i sindacati, che permetta l’integrazione dei servizi tra pubblico e privato. 

Dopo sei anni di ingiusto blocco della contrattazione – hanno spiegato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pae in attesa di una nuova sentenza della Consulta, i sindacati lanciano la sfida al Governo per dare ai lavoratori pubblici il sacrosanto rinnovo, negato per legge dal 2010, ma soprattutto per far ripartire l’innovazione nel settore pubblico, ferma da un decennio nonostante il diluvio di norme e finte riforme“.

Negli ultimi 10 anni la politica ha fatto di tutto per frenare il cambiamento nella Pa. Gli addetti sono scesi di 222mila unità, si sono congelati contratti e carriere, in molte amministrazioni si è messo a rischio il salario accessorio. Solo dal 2011 i mancati rinnovi hanno portato nelle casse dello stato 8,7 miliardi di euro, ma la spesa pubblica è cresciuta di 27 miliardi. E’ un bilancio fallimentare. Ma prima ancora una strategia fallimentare: la riqualificazione della spesa e l’innovazione nei servizi si fanno solo con la contrattazione“.

Da qui, hanno aggiunto, l’iniziativa unitaria dei sindacati per rilanciare il ruolo del contratto collettivo e per recuperare spazi di partecipazione dei lavoratori: “il vero potenziale da liberare“. Un ccnl nazionale, per tutelare il lavoro contro le interferenze della legge e per garantire diritti economici e normativi generalizzati ed esigibili. E contratti integrativi per garantire il cambiamento nel modo di gestire, organizzare e valorizzare servizi e professionalità: orari, organizzazione del lavoro, innovazione nei prodotti e nei processi, valutazione e performance, riconoscimento economico e professionale.

E poi nuovi sistemi di classificazione per le 584 professioni della Pa, tutela occupazionale e criteri per una mobilità condivisa, formazione professionale, benessere organizzativo, trasparenza sugli appalti. Materie che vanno riportate nell’ambito degli accordi fra le parti. “E’ dai contratti che deve venire la spinta in avanti per costruire un welfare più veloce, moderno ed efficiente. Perché è con i rinnovi che si può aprire una nuova stagione di investimento nei servizi e nelle persone, senza chiedere altri soldi ai cittadini. Come dimostrano anche le più avanzate esperienze nel settore privato“, puntualizzano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil.

Nel documento è contenuta “una strategia contrattuale con chiari elementi di discontinuitàBisogna guardare a tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione dei servizi, siano essi pubblici o privati. La chiave è arrivare per tutte queste realtà ad uno strumento unico: il contratto di filiera. Vogliamo avviare un confronto tra le parti per arrivare, nell’arco di tre tornate contrattuali al massimo, a contratti per le funzioni centrali, i servizi locali, la sanità, i servizi socio-sanitario assistenziali …in cui pubblico e privato convergano, promuovendo l’integrazione dei servizi ed eliminando il dumping tra lavoratori che svolgono le stesse funzioni“.

Con il lancio della piattaforma, Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa mandano un segnale forte al Governo e agli amministratori: “Apriamo subito il tavolo di confronto sui nuovi contratti. La politica dimostri di essere all’altezza di una sfida su cui si gioca un pezzo importante del futuro del paese“.

 

 

 

 

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