Autore Redazione
sabato
26 Febbraio 2022
08:54
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Politica - Alessandria

Guerra in Ucraina: che cosa hanno scritto sui social i politici alessandrini

Guerra in Ucraina: che cosa hanno scritto sui social i politici alessandrini

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Giovedì 24 febbraio la Russia ha lanciato un massiccio attacco contro l’Ucraina. Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, ha minacciato l’Europa in caso di interventi militari a sostegno del Paese al terzo giorno di assedio. Stessa cosa ha fatto con Finlandia e Svezia se dovessero aderire alla Nato. In questo panorama bellico da terza guerra mondiale che cosa ne pensano i politici alessandrini?

L’ex sindaco di Alessandria, Rita Rossa, sui social ha definito l’attacco Russo contro l’Ucrainaingiustificato e senza ragioni. La guerra nel cuore dell’Europa torna come un incubo e scandisce il ricordo di tempi bui. Non è un videogioco, è la tragedia a pochissime ore di volo da noi. Putin è un dittatore che persegue piani di annessione contro Stati sovrani e popoli inermi. Nel cuore dell’Europa nel 1939 Hitler invade la Polonia. Nel cuore dell’Europa nel 2022 Putin invade l’Ucraina. Oggi tutti dovremmo fermarci, riflettere e urlare no alla guerra“.

E del cancelliere tedesco nazista che innescò la seconda guerra mondiale ha parlato anche il segretario cittadino del Pd, Rapisardo Antinucci: “Putin sfida il mondo come fece Hitler. Lo fa perché vede un occidente debole, diviso, abituato a decenni di pace e benessere e totalmente lontano, giustamente, dall’idea di affrontare una guerra dalle conseguenze drammatiche. Ma bisogna reagire con tutti gli strumenti possibili. E l’unico sistema praticabile è l’isolamento economico e politico“. Antinucci poi prosegue: “Sembra poco, ma vedo difficoltà anche su questo, inizieranno i distinguo, il ma, il però, gli affari delle aziende, il gas per stare al caldo. E l’ipocrisia pelosa della parola Pace. Spieghiamolo ai bambini, alle donne, agli uomini ucraini, che saranno massacrati per mesi dalla follia di Putin, che noi faremo tante belle manifestazioni con simpatiche bandierine colorate“.

Il Pd di Alessandria, nella giornata di venerdì 25 febbraio, ha preso questa posizione: “Centri sociali ed altre organizzazioni cittadine, hanno organizzato una manifestazione con lo slogan ‘Né con la Russia né con la Nato’. Il Pd non aderisce, né partecipa alla manifestazione. Il PD ha una posizione molto diversa. Si deve lavorare per la Pace, ma la nostra parte è quella dell’Ucraina, dell’Europa, della Nato. La Russia del dittatore Putin ha aggredito e invaso il libero stato dell’Ucraina. L’Ucraina è stata aggredita e invasa dalla Russia“.

Per Otello Marilli, segretario provinciale del Pd, “la crisi Russo-Ucraina richiede una grande mobilitazione per la pace che dia supporto alle istituzioni internazionali; questo è il momento di mobilitarsi a difesa e in solidarietà della popolazione civile ucraina. Non si può scendere in piazza equiparando aggrediti e aggressori per questo sosterrò e parteciperò alle manifestazioni convocate per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino vittima dell’invasione neo zarista della Russia putiniana. Sono convinto che la pace debba essere l’unico obiettivo da perseguire e che vada sostenuto con forza l’articolo 11 della nostra Costituzione; in questa drammatica situazione l’UE deve assumere ogni iniziativa possibile per ricondurre alla diplomazia la crisi e per porre fine all’aggressione militare russa. Nell’Europa, nel Mondo, del XXI secolo ci sia spazio per l’arbitrio della volontà di potenza che è stato alla base dei conflitti mondiali“.

Emanuele Locci sui social aveva attaccato in un primo momento Biden. Il presidente del Consiglio Comunale di Alessandria aveva definito ridicolo (con tanto di emoji del pagliaccio) il presidente Usa indicandone la brutta figura per l’eccessivo allarmismo sul possibile attacco della Russia all’Ucraina. In un secondo momento Locci, dopo lo scoppio ufficiale della guerra tra i due Paesi, ha postato questo messaggio: “Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra. Io aderisco all’appello del Santo Padre“.

Contro la guerra anche Piero Castellano, recentemente passato da Fratelli d’Italia alla lista civica di Locci, ha scritto, postando una bandiera dell’Ucraina: “Non sono le persone che si fanno la guerra, ma i governi che le vogliono. Questo parole me le ha dette proprio una ragazza ucraina il 14 febbraio 2021, a La Spezia, guardando una nave militare, più di un anno fa“. Il candidato sindaco per Azione, Giovanni Barosini, ha invece liquidato sempre attraverso i social, la questione con un laconico e stringato: “Non mi è mai piaciuto“. Commento, questo, accompagnato da una foto di Putin.

Il capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali, Federico Fornaro, ha condannato duramente l’aggressione militare russa in Ucraina: “L’escalation militare impressa dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina è di una gravità assoluta e rappresenta un’inaccettabile violazione del diritto internazionale. La risposta della comunità internazionale deve essere ferma e netta contro un attacco senza giustificazioni. La questione della sicurezza nel continente europeo può e deve essere affrontata sui tavoli della diplomazia e non con i morti sulle strade delle città ucraine. Mai come in questo momento è necessario un’azione straordinaria delle diplomazie di tutto il mondo per fermare un conflitto che richiama alla memoria i giorno più bui del secolo scorso“.

Intervenuto ad Agorà, trasmissione di Rai Tre, Riccardo Molinari, capogruppo alla camera della Lega, ha spiegato come l’aggressione da parte della Russia all’Ucraina meriti una ferma condanna. “Pertanto, serve una risposta che faccia cessare il fuoco e ridare la parola alla diplomazia“. Ecco nel video l’intervento completo.

Vittoria Oneto, ex assessore della Giunta Rossa, il 24 febbraio, giorno dello scoppio della guerra, ha pubblicato una foto di un murales a Kiev scrivendo queste parole: “L’opera al centro rappresenta la rinascita dell’Ucraina dopo la rivoluzione del 2014. Creata dall’artista francese Seth è stata dipinta alla conclusione delle proteste di Euromaidan. La ragazza del dipinto indossa la giacca militare usata dai manifestanti nella piazza dell’Indipendenza. La donna è il nuovo spirito dell’Ucraina, il bambino il futuro“.

Anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha commentato sui social la tragedia della guerra: “Bambini che camminano soli per strade fantasma. Bambini rannicchiati per terra nei tunnel di una metropolitana diventata l’unico bunker per proteggersi da una bomba. Bambini che stringono forte la mano dei propri genitori con il gruppo sanguigno scritto sulla manica della maglietta che indossano. Da stamattina all’alba questo pensiero mi tormenta. Perché quei bambini potrebbero essere i miei bambini. E non bastano i 49 anni che ho sulle spalle per trovare le parole con cui spiegare a Carolina ed Emanuele il perché di questa guerra. Che è una follia. Per la prima volta dopo due anni dalla sofferenza a cui la pandemia ci ha sottoposto speravamo fosse tempo di ritrovare la pace. Ma la pace non fa parte delle immagini che stiamo vedendo, delle parole che stiamo ascoltando. E se veramente l’Europa ha il senso e il valore che noi crediamo fermamente lei abbia, ora più che mai è il momento di dimostrarlo. Perché questa assurdità va fermata subito. E io spero con ogni forza che uniti si possa trovare una via che fermi la violenza. Lo spero come padre. Lo spero come presidente di una Regione che farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per aiutare chi in questo orrore rischia di perdere tutto.

Photo by Ehimetalor Akhere Unuabona on Unsplash

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