Autore Redazione
martedì
31 Maggio 2022
17:08
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Politica - Alessandria

Popolo della Famiglia contro Libera: “Occorreva un documento anche contro le femministe abusive”

Popolo della Famiglia contro Libera: “Occorreva un documento anche contro le femministe abusive”

ALESSANDRIA – Non è tardata ad arrivare la replica del Popolo della Famiglia all’accusa di Libera di non aver firmato il protocollo antimafia proposto nei giorni scorsi alle parti politiche. Secondo Angelo Mandelli, candidato sindaco per il Popolo della Famiglia alle amministrative di Alessandria, “non basta mettere 6 crocette per essere contro la mafia. Occorre prima di tutto avere un’altra visione del mondo e della società“.

In particolare il candidato sindaco ha specificato di essere andato a Libera con una proposta: “Avrei firmato il loro documento sulla mafia se loro avessero firmato un documento che condannava l’occupazione abusiva ad opera delle femministe di Non una di meno. Da quattro anni infatti si sono impossessate ad Alessandria di una ex scuola salesiana, con all’interno pure una statua di don Bosco che hanno agghindato con del tulle rosa“.

Mandelli sostiene che Libera avrebbe replicato che tale proposta, in quel giorno e in quel contesto, “non era argomento in discussione“. Da qui l’attacco e il rifiuto: “Gli ho risposto che era troppo comodo condannare le illegalità e non vedere quelle sotto il proprio naso. Purtroppo anche la sacrosanta lotta alla mafia ed alla criminalità organizzata viene strumentalizzata politicamente. Si vedono solo le mafie che si vogliono vedere e si chiude un occhio su quelle politicamente corrette. Lasciamo ai cittadini giudicare chi è veramente contro la mafia“.

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