Autore Redazione
martedì
22 Settembre 2015
22:00
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Politica - Piemonte

La Cisl contro la possibile chiusura di tre Prefetture piemontesi

La Cisl contro la possibile chiusura di tre Prefetture piemontesi

PIEMONTE – La Cisl del Piemonte è preoccupata per l’intenzione del Governo di accorpare alcune Prefetture della regione. Le ragioni delle perplessità del sindacato sono da imputare a un indirizzo che arriva “in un momento di massima emergenza in materia di gestione dell’immigrazione e della sicurezza“.

In Piemonte sono tre le sedi che sembrano essere destinate alla chiusura: Verbano-Cusio-Ossola, Biella e Asti. “un’incomprensibile accelerazione – ha spiegato il commissario per il Piemonte per la CISL FP, Daniela Volpato – sganciata dal ridisegno complessivo delle Prefetture e degli Uffici delle Pubbliche Amministrazioni sul territorio, previsto dalle vigenti normative e, da ultimo, dalla riforma della P.A. approvata l’agosto scorso”.

 

La CISL FP sta denunciando a più riprese i gravi rischi e i disagi, per cittadini e lavoratori, connessi dal disegno di arretramento dei presidi dello Stato nei territori e nel caso del Piemonte il prezzo da pagare sarebbe particolarmente salato. Le assemblee dei lavoratori – prosegue la segretaria regionale della  Cisl Funzione Pubblica – che si sono tenute oggi nelle tre prefetture hanno evidenziato oltre ai gravi disagi per i lavoratori, le pesanti ricadute che si avrebbero sul tessuto economico, in territori con una forte presenza del settore manifatturiero e con l’esigenza di un continuo rafforzamento dei presidi di legalità, nonché le ripercussioni sui cittadini, che sarebbero costretti a  percorrere sino a più di 80 chilometri per usufruire dei servizi erogati dalle tre prefetture soppresse. Risponderemo con forza. La riorganizzazione dei servizi sul territorio non si fa smantellando lo Stato penalizzando i territori e lasciando nell’incertezza il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e convivenza civile. I rappresentanti del Parlamento e delle Istituzioni locali si muovano per scongiurare l’ennesima operazione a danno dei cittadini Piemontesi”.

 

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