Autore Redazione
martedì
22 Marzo 2016
23:00
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Politica - Novi Ligure

Sciopero e presidio per i lavoratori della Kme di Serravalle

Sciopero e presidio per i lavoratori della Kme di Serravalle

SERRAVALLE SCRIVIA – Anche i 420 dipendenti dello stabilimento siderurgico di Serravalle Scrivia della Kme questo mercoledì 23 marzo incroceranno le braccia per le prime 4 ore di sciopero generale proclamate dal coordinamento nazionale di Fim-Fiom-Uilm. Lo stop di questa settimana fa parte di un pacchetto di 12 ore che nelle prossime settimane porterà i lavoratori del gruppo a manifestare a Firenze per avere risposte chiare e definitive dall’azienda. Obiettivo di lavoratori e sindacati, hanno spiegato in un comunicato congiunto, è fare “seriamente” il punto su un definitivo piano industriale che rilanci la lavorazione del rame, il centro servizi di Firenze e preveda anche il rapido avvio dei lavori per rifare il forno Asarco di Fornaci di Barga (clicca QUI per la notizia).

Negli ultimi sei mesi l’azienda ha cambiato tre volte il piano industriale” ha ricordato Angelo Parternò, Rsu della Kme di Serravalle e membro della Segreteria Fiom Cgil di Alessandria. Inizialmente il rilancio del gruppo doveva passare dalla riconversione del sito toscano di Fornaci di Barga in un impianto di coltura idroponica di pomodori. Anche se “scettici” rispetto alla svolta “agricola” di un sito siderurgico, i sindacati si erano preparati ad affrontare la sfida, confortati dalle rassicurazioni in merito al mantenimento dell’intera forza lavoro. Quel progetto, ha aggiunto Angelo Paternò, è stato però accantonato con l’apertura della trattativa tra Kme ed Eredi Gnutti Metalli per portare a Fornaci di Barga la produzione di laminati di ottone ‘al posto dei pomodori’ . Un piano complicato però da un incidente al forno verticale di Fornaci di Barga “che per fortuna non ha provocato feriti gravi tra i lavoratori”. Da allora, ha aggiunto il sindacalista Fiom, l’importante impianto che forniva rame anche per il sito di Serravalle è però rimasto spento “nonostante le rassicurazioni che ci erano state date per una sua riaccensione“. Stanchi delle “giravolte” dell’azienda, Fim, Fiom, Uilm e lavoratori della Kme di Serravalle questo mercoledì incroceranno le braccia per radunarsi in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento dalle 8 alle 9 poi di nuovo dalle 10 alle 11 e nelle restanti ore a fine turno per tutti i turni. “I lavoratori dal 2013 hanno rinunciato mensilmente a 100 euro di premio di produzione per mantenere il forno in Italia e scongiurare licenziamenti. Dopo tre anni, di fatto, siamo tornati al punto di partenza .  Ogni azienda – ha concluso  Paternò – è  libera di studiare piani industriali e riconvertire. Come sindacati però siamo stanchi di illustrare progetti su progetti a lavoratori che hanno fatto sacrifici in prima persona e che ancora oggi non hanno alcuna certezza. Sappiamo che la vertenza sarà difficile e delicata ma noi abbiamo un solo obiettivo: avere da Kme un progetto industriale  finalmente chiaro e concreto”.

Tatiana Gagliano

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