Autore Redazione
mercoledì
13 Aprile 2016
22:00
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Politica - Acqui Terme

Il sindaco di Acqui batte i pugni “vogliamo la piscina aperta per l’estate”  

Il sindaco di Acqui batte i pugni “vogliamo la piscina aperta per l’estate”  

ACQUI TERME – Le prime calde giornate di primavera hanno subito fatto venire voglia d’estate. Ad Acqui, però, hanno anche alimentato il timore di dover trascorrere i mesi più torridi e afosi senza poter trovare refrigerio e un po’ di meritato relax nella grande piscina della città termale. Ormai a metà aprile, in zona Bagni è ancora “calma piatta” e non c’è traccia di operai o addetti alla manutenzione della struttura. In Comune, infatti, nessuno ha saputo nulla di una possibile gara per individuare un gestore dell’impianto. Il dubbio del sindaco Enrico Bertero, e dell’intera amministrazione, è che la piscina possa rimanere chiusa. Ma io non ci sto” ha messo in chiaro il primo cittadino che ha scritto alla società Terme di Acqui Spa e a Finpiemonte Partecipazioni per mettere nero su bianco la propria posizione e avere risposte.

Non aprire la piscina questa estate, ha spiegato Bertero, vorrebbe dire rinunciare a introiti certi e quindi creare un pericoloso impatto sul bilancio di Terme di Acqui S.p.a. Forse addirittura più duro sarebbe però il colpo sotto il profilo del turismo. “Sempre aperte fin dal 1930 le piscine in zona Bagni sono un punto di riferimento per i cittadini acquesi e anche una meta particolarmente apprezzata dai turisti”. Tenere chiusa la struttura, ha evidenziato ancora il sindaco, rischia poi di vanificare gli sforzi fatti per organizzare il fittissimo calendario di ben 200 eventi messi a punto dall’amministrazione e anche l’intenso lavoro di tutti i commercianti acquesi per rendere sempre più appetibile la città come meta turistica durante l’estate. “I bar, i ristoranti, le gelaterie, gli alberghi, i negozi, gli artigiani: tutti coloro che al turismo devono una parte dei guadagni del loro lavoro verranno danneggiati dall’inoperatività delle piscine. Incommensurabile sarà il danno d’immagine per Acqui Terme, privata di una tale ricchezza” ha tuonato Bertero nella lettera inviata alla società Terme di Acqui e a Finpiemonte Partecipazioni.  Il Comune di Acqui “nel bene e nel male” ha poi aggiunto ai microfoni di Radio Gold  “è ancora socio al 15,7% delle Terme, ma Finpiemonte e la Regione continuano a escluderci da ogni trattativa, o forse sarebbe meglio dire dai pasticci che ci hanno fatto perdere un anno. A metà febbraio mi avevamo rassicurato rispetto all’apertura della piscina per l’estate ma arrivati a metà aprile non si muove ancora nulla in zona Bagni. So che martedì scadrà l’ultimo bando per le terme, ma se andasse deserto cosa fanno, tengono la piscina chiusa?”. Stanco di essere “ignorato” dalla Regione Piemonte “su ogni questione” Enrico Bertero ha deciso nuovamente di alzare la voce. “Io non ci sto, la città di Acqui non ci sta e vuole che la piscina apra”.  

Tatiana Gagliano

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