Autore Redazione
martedì
19 Aprile 2016
22:21
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Politica - Piemonte

Un altro passo avanti per utilizzare la Pet Therapy in Piemonte

Un altro passo avanti per utilizzare la Pet Therapy in Piemonte

PIEMONTE – Anche il Piemonte ha recepito le “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)“. La definizione è altisonante ma in realtà si tratta della più conosciuta Pet Therapy che consente ai pazienti di essere a contatto con animali domestici per guarire più facilmente. La terapia integra, rafforza e coadiuva quelle tradizionali. La Regione ha ora fissato alcuni requisiti per le strutture e ha previsto una formazione specifica per gli operatori per dare garanzie ai pazienti e tutelare il benessere degli animali.

Si tratta di un provvedimento importante – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta – che, fissando precisi requisiti per le strutture e prevedendo una formazione specifica per gli operatori,  ha il duplice obiettivo di dare garanzie ai pazienti e di tutelare il benessere degli animali. La Regione Piemonte in questo campo era all’avanguardia, essendosi dotata già nel 2010 di un’apposita legge sulla pet therapy. Ora disponiamo di una normativa più articolata e puntuale, che pone fine a ogni discrezionalità tra Regione e Regione, e che favorirà il diffondersi di questi preziosi interventi che finora hanno avuto carattere sperimentale e spontaneistico”.

Gli interventi assistiti con gli animali (IAA) sono quelli che hanno valenza terapeutica, riabilitativa e ludico-creativa attraverso l’impiego di animali domestici (cani, cavalli, asini, gatti, conigli). Possono essere effettuati o pressoCentri specializzati o presso strutture pubbliche o private in possesso dei requisiti previsti dalle Linee guida. Può trattarsi di strutture sanitarie (ospedali, poliambulatori,) sociali e socio-assistenziali (case di riposo, residenze sanitarie assistenziali, comunità per minori), educative e ricreative (istituti scolastici, fattorie didattiche), ma possono essere svolti anche presso il domicilio del paziente nell’ambito di programmi di assistenza domiciliare integrata.

Se l’intervento ha natura terapeutica queste cure richiedono apposita prescrizione medica (che valuti se il paziente possa trarre effettivo giovamento dall’attività con l’animale) e un progetto personalizzato sul paziente. Per tutti gli interventi è prevista una équipe multidisciplinare, ovvero un gruppo di lavoro formato da figure professionali sanitarie e non (un medico veterinario, un coadiutore dell’animale, un responsabile del progetto, ecc.) e gli animali impiegati in questi interventi devono essere appositamente preparati e sottoposti a valutazione sanitaria e comportamentale, ed è necessario monitorare la loro condizione di benessere sia durante le sedute sia nei periodi di inattività.

Gli animali hanno la preziosa capacità di alleviare il nostro dolore e di farci sentire meno soli – commenta l’assessore Antonio Saitta – e favorire gli interventi assistiti con animali non solo è un segno di civiltà ma è anche una pratica di appropriatezza ed un contributo all’umanizzazione delle nostre strutture sanitarie. E’ oramai un dato acquisito anche dal punto di vista scientifico che gli animali domestici possono svolgere un importante ruolo nei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi e i soggetti più deboli, in particolare anziani e bambini, ma anche disabili o persone costrette a lunghi ricoveri o chi soffre  di disturbi psichici o emotivi può ricavare un grande beneficio dal contatto con gli animali. Ma è necessario che tali interventi siano posti in essere da persone formate e in luoghi idonei, per questo è importante che ora vi sia una regolamentazione più articolata e puntuale, che favorirà il diffondersi di questi preziosi interventi”.

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