Autore Redazione
lunedì
6 Giugno 2016
22:40
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Politica - Casale Monferrato

Su oncologia ancora battaglia e 8 mila firme

Su oncologia ancora battaglia e 8 mila firme

CASALE MONFERRATO – La questione oncologia a Casale Monferrato continua e dopo le manifestazioni in difesa dell’ospedale ora prende piede anche la battaglia online. Sulla piattaforma “change.org” infatti sono oltre 8 mila le firme raccolte contro lachiusura di oncologia“. Nella presentazione della petizione i cittadini sono invitate a schierarsi contro “il timore che la chiusura estiva sia solo il primo passo di un progetto che porterà Casale Monferrato ad avere un reparto oncologico ‘senza letti’. Per una realtà come quella di Casale Monferrato, restare senza un reparto oncologico completo sarà un grave colpo. Come è ben noto, la popolazione del territorio sta combattendo da molti anni contro il mesotelioma pleurico, il tipo di tumore attualmente incurabile, causato dalla presenza di polverino di amianto nell’aria. Questo fa sì che i malati oncologici di questo territorio siano in percentuale maggiore rispetto a altre realtà. Nonostante questa drammatica realtà, Regione Piemonte, con il D.G.R. del 19/11/2014 ha deciso di modificare il reparto oncologico locale e renderlo ‘senza letti’ per la riorganizzazione della Sanità. Con questa petizione vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica su grave problema che si verrà a creare nella gestione dei malati oncologici, che oggi hanno a disposizione una struttura dedicata alle cure, e degli altri pazienti degli altri reparti, in cui verranno collocati i malati tumorali. Casale Monferrato non deve perdere il reparto così come è strutturato oggi. L’oncologia non può essere privata dei posti letto“.

Contemporaneamente la maggioranza di Casale deve fare i conti con l’agguerrita battaglia anche dell’opposizione che continua ad attaccare il primo cittadino: “la sindaca – ha spiegato Nicola Sirchia, conigliere comunale e provinciale di Forza Italia – continua a difendere l’indifendibile e a non schierarsi al fianco dei cittadini casalesi in questa battaglia di civiltà prima ancora che di sanità contro la decisione della giunta regionale di declassare oncologia in una struttura senza letti. Certamente a Casale l’oncologia non può essere senza letti, certamente deve essere una eccellenza e certamente Casale non può accettare questa ristrutturazione“.

Su oncologia la Regione sta mantenendo i patti stretti con l’assessore regionale Antonio Saitta – ha replicato il sindaco Titti Palazzetti. Il 16 sarà espletato il concorso per primario. Il reparto di medicina deve essere completamente ristrutturato e quando lo sarà anche gli ambulatori di oncologia saranno vicini ai letti. Perciò non bisogna allarmarsi perché quanto pattuito è stato rispettato”. Rispetto alle oltre 8 mila firme il sindaco ha spiegato: “capisco l’ansia dei cittadini ma non avverrà nulla di quanto viene paventato. Sono falsi allarmismi. Verrà nominato il nuovo primario e questo dovrebbe essere il preludio a una chiusura? Assurdo. Sono falsi allarmismi“.

Per Nicola Sirchia però “sostenere che non chiuda oncologia semplicemente perché viene bandito un concorso per il primario solo perché i letti vengono mischiati con i letti di medicina, che peraltro hanno un indice di occupazione superiore al 100%, mi sembra un gioco delle tre carte. Si sta difendendo l’indifendibile. Davanti al perdurare dell’assenza del sindaco noi andiamo avanti in questa battaglia“.

Fabrizio Laddago

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