Autore Redazione
giovedì
9 Giugno 2016
22:00
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Politica - Piemonte

Approvata la legge regionale sui braccianti agricoli: “mosso primo passo importante”

Approvata la legge regionale sui braccianti agricoli: “mosso primo passo importante”

PIEMONTE  – I lavoratori stagionali impiegati nella vendemmia e raccolta frutta in Piemonte potranno essere ospitati nelle aziende agricole in cui lavorano. È questo il succo del testo licenziato mercoledì in Consiglio Regionale. Un primo importante passo che aiuterà i datori di lavori ad accogliere legalmente e decorosamente i propri braccianti.

Gli imprenditori agricoli potranno ora riqualificare strutture in disuso fino ai 200 mq e adibirle a sistemazioni temporanee per i loro salariati stagionali. I braccianti vivranno, durante il periodo della raccolta, vicino a luogo di lavoro, in fabbricati esistenti non residenziali o in prefabbricati che la legge stimola a costruire. Ma anche il pubblico può fare la sua parte. Enti e associazioni possono allestire campi di accoglienza sfruttando un massimo di 2000 mq di superficie, e la regione concederà fino 25.000 euro di contributi da erogare su bando.

Il provvedimento, improntato su una modifica dell’urbanistica, è nato ed è stato portato avanti da Paolo Allemano, consigliere regionale PD. E proprio il consigliere ha detto a Radio Gold: “È un enorme snellimento delle procedure per chi voglia accogliere i salariati stagionali. È una legge che va incontro alle piccole e medie aziende che non possono fare grossi investimenti. Questo provvedimento consente di utilizzare un immobile in disuso senza dover fare nessun vincolo dal notaio e senza intaccare il volume dei terreni. Basta una notifica al Comune.”

Soddisfatta l’opposizione pentastellata che, anzi, ha collaborato e firmato il provvedimento di Allemano. Paolo Mighetti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha commentato così ai microfoni di Radio Gold: È un primo passo importante e abbiamo chiesto con un Ordine del giorno che la giunta si impegni a redigere un vademecum sull’attuazione di questi interventi di carattere edilizio. Sono norme di buon senso che premiano una politica si semplificazione burocratica. Il tavolo di lavoro sul caporalato ora deve continuare con proposte concrete che vadano a finire in Parlamento. Il prossimo passo è una legge che punisca l’intermediazione di manodopera attraverso misure che agevolino le imprese a star fuori dalle mani dei caporali e che proteggano i contratti di lavoro dei braccianti”.

Approvazione bipartisan dunque, in attesa che maggiori provvedimenti vengano presi. I Comuni, intanto, dovranno affrettarsi a implementare il nuovo regolamento, in vista dell’estate quando cominceranno i raccolti.

 

 

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